Di fronte all’indifferenza del Governo, sordo anche alle richieste del ministro Bianchi, gli organi statutari della DIRIGENTISCUOLA hanno deciso di revocare la sospensione dello stato di agitazione della categoria e di procedere con le previste manifestazioni.
Il 6 dicembre si scende in piazza a Palazzo Chigi per dar forza alle inascoltate richieste del Ministro Bianchi che, rompendo tutti gli schemi, farebbe bene ad unirsi alla protesta.
Tutti gli interessi e i riflettori accesi sulla categoria per fronteggiare l’emergenza COVID si sono spenti: ora i dirigenti scolastici non servono più! Per averne contezza, basta leggere l’incardinata legge finanziaria nella quale si esplicita un comportamento indegno e vergognoso del Governo che non onora neanche gli impegni presi e costringe alla protesta.
Se l’obbligatorio tentativo di conciliazione si risolverà in un nulla di fatto, bisognerà scendere in piazza e aderire a tutte le iniziative di disobbedienza civile che DIRIGENTISCUOLA proporrà. Se per essere ascoltati e rispettati si è costretti a DISOBBEDIRE, SOSPENDERE IL SERVIZIO, CHIUDERE LE SCUOLE sarà necessario farlo: la DIGNITÀ va recuperata con qualsiasi mezzo.
La storia e le problematiche incancrenite parlano da sole: è ora che tutte le OO.SS. rappresentative dell’Area tutelino seriamente e con i fatti la categoria.
Ancora una volta DIRIGENTISCUOLA invita ad un’azione comune tutte le sigle dell’AREA rinunciando a qualsivoglia primogenitura: i problemi dei dirigenti scolastici valgono più di ogni altro tipo di interesse.
In caso contrario, sarà la categoria a dover trarre le proprie conclusioni, dando un segnale forte a chi minaccia ferro e fuoco, ma si tira indietro quando tratta di arrivare ai fatti.
Oltre alla manifestazione di protesta, la tutta la categoria DEVE far sentire la propria voce.
Vi invitiamo a prenderne visione e a compilare il seguente modulo per la sottoscrizione :
PETIZIONE A SOSTEGNO DELLE RICHIESTE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA
La petizione potrà essere sottoscritta entro giovedì 2 dicembre p.v.