DIRIGENTISCUOLA trasmette al Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione e al Dirigente, Dr. Serra, le proprie osservazioni sulla bozza di circolare che annualmente disciplina la mobilità dei dirigenti scolastici .
La riunione in presenza del 5 giugno u.s. poco spazio aveva dato a una molteplicità di aspetti che riguardano il conferimento dei nuovi incarichi con decorrenza 2024/25. Aspetti che quest’anno hanno bisogno di maggiori specificazioni, alla luce del piano di dimensionamento operato su vasta scala e del decreto che introduce la disponibilità del 100% dei posti destinato alla interregionalità, nelle more dell’entrata in vigore del CCNL 2019-2021.
Per la verità, la bozza di circolare proposta dal ministero ha contemplato tutte le fasi, ma non con doverose specificazioni che ci saremmo aspettati. Molti punti della bozza continuano a non essere regolamentati e a lasciare ampi margini di manovra agli uffici scolastici regionali. Per questo motivo, si prefigurano gli stessi scenari di difformità di comportamento, se non di vere e proprie ingiustizie, degli anni passati che devono essere evitati o ridimensionati per le ragioni ampiamente esposte nella lettera precedentemente inviata.
Cosa osserviamo e segnaliamo.
Assegnazione di nuovo incarico a seguito di ristrutturazione delle sede di servizio. Fase b)
Intanto abbiamo ribadito il concetto già ampiamente esternato in presenza: la necessità di applicare i criteri del Contratto nazionale per la disciplina della fase di assegnazione di nuovo incarico a seguito di ristrutturazione della sede di servizio. Se il MIM con la proposta della scuola accorpata/accorpante pensa di ispirarsi a un criterio fermo e inequivocabile, sappia che è nel torto per una serie di ragioni:
- il contratto nazionale con i suoi criteri chiari non può essere messo da parte;
- la terminologia meramente tecnica con cui le Giunte regionali hanno deliberato le sorti delle istituzioni scolastiche non è univoca su tutto il territorio nazionale. A questo punto ci dica il MIM a quale DS vuole mantenere la sede laddove si legge di scorporamento, confluenza, nuovi assetti, verticalizzazione variamente intesi oppure di fusione/ accorpamenti/ scorporamenti che congiuntamente riguardano le medesime istituzioni scolastiche;
- il criterio del MIM crea un precedente assai pericoloso: dare alle giunte regionali il potere di decidere per il presente e per il futuro chi deve rimanere e chi andare via. Uno spoils system mascherato da criterio oggettivo che confligge con il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.
Interregionalità – Fase f)
A parte il punto fermo nel quale l’esecuzione delle sentenze del concorso 2011 e 2017 dovrà precedere OBBLIGATORIAMENTE il rientro dei DS fuori regione, ci mancano ancora dati e informazioni che abbiamo richiesto e che ancora stentano ad essere ufficializzati. Quando il MIM pensa di fornire i numeri effettivi dei pensionamenti? A quando rinvierà l’azione di vigilanza più volte da noi richiesta sui trattenimenti in servizio oltre i limiti d’età che tanti posti erodono alla interregionalità? Ci può dire se vi è certezza delle assunzioni dal 1 settembre 2024 da concorso riservato?
Il dato oggettivo cambia la sostanza: ci consente di ragionare sui numeri per il presente e per il futuro ed evita inutili strumentalizzazioni a chi confonde l’esecuzione delle sentenze con le nuove assunzioni.
E ancora…
Vogliamo porre fine alla mole di contenzioso sull’ applicazione della L. 104/92? Le misure di controllo da applicare le abbiamo chiare da molti anni.
Vogliamo recepire la giurisprudenza consolidata in materia di lavoratrici madri e lavoratori padri, senza bisogno che ancora si faccia ricorso al giudice?
Attendiamo fiduciosi gli sviluppi del confronto, riservandoci l’invio di ulteriori osservazioni quando saremo in possesso dei dati . Terremo aggiornati i soci.