Nella seduta del 17 u.s. l’assemblea del Senato ha approvato a maggioranza il disegno di legge n. 924-bis, d’iniziativa del Governo, che ora passa all’esame della Camera.
Il testo, risultante dallo stralcio dell’articolo 3 del disegno di legge n. 924, recante l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, si pone l’obiettivo di ripristinare la cultura del rispetto nell’ambiente scolastico, riaffermando l’autorevolezza dei docenti e riportando serenità nei rapporti tra studenti e insegnanti. Il disegno di legge approvato si compone di tre articoli.
L’articolo 1 interviene sul decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017, recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge n. 107 del 13 luglio 2015. Tra le modifiche apportate al suddetto decreto legislativo si segnala quella relativa all’attribuzione del credito scolastico, ai sensi della quale il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzioni del credito scolastico, spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale, potrà essere attribuito solo se il voto di comportamento assegnato sia pari o superiore a nove decimi. Il voto del comportamento, che diventerà più influente in presenza di azioni violenti o aggressive nei confronti di docenti, studenti e personale scolastico, che determinino l’attribuzione di un voto di comportamento inferiore a sei decimi in fase di valutazione periodica, comporterà il coinvolgimento della studentessa e dello studente in attività di approfondimento in materia di cittadinanza attiva e solidale, finalizzate alla comprensione delle ragioni e delle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato tale voto. Sempre all’art.1 sono previste ulteriori disposizioni relative alla valutazione degli apprendimenti, prevedendo, con riferimento alla scuola primaria, che la valutazione periodica e finale degli apprendimenti sia espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti mentre, per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione, che la valutazione periodica e quella finale degli apprendimenti sia espressa con votazione in decimi.
Nell’articolo 2 è stata introdotta una disposizione in merito alle sezioni a metodo didattico differenziato Montessori, tenuto conto della centralità ed efficacia della metodologia montessoriana nello sviluppo dell’autonomia personale, del senso di responsabilità e della consapevolezza dei diritti e doveri reciproci.
L’articolo 3, infine, reca misure a tutela dell’autorevolezza e del decoro delle istituzioni e del personale scolastico. In particolare si prevede che con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, sia sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000, a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.
Una disamina puntuale del testo normativo approvato sarà fornita in occasione della sua approvazione definitiva al termine dell’iter parlamentare.
Chiosa il Presidente Fratta: “ Come si può non condividere l’obiettivo di ripristinare la cultura del rispetto nell’ambiente scolastico, riaffermando l’autorevolezza dei docenti e riportando serenità nei rapporti tra studenti e insegnanti? Ripristinare, ovvero rimuovere comportamenti consolidati, però non è facile. Bisognava prevenire. Bisognava educare e formare. L’essere umano, come noto, è un prodotto di cultura; si comporta e agisce così come pensa. Gli attuali comportamenti sono semplicemente il frutto di un sistema che ha permesso e tollerato tutto fino al punto di ritenere normali comportamenti che tali non sono. Ora, nel mentre si dovranno rimuovere comportamenti consolidati anche con forme repressive, bisognerà formare le nuove generazioni al rispetto delle persone e delle regole; all’autorevolezza dei docenti e dei dirigenti. Agli stessi valori e principi bisognerà formare prima i genitori che difendono a spada tratta i figli fino al punto da aggredire docenti e dirigenti se li riprendono, se li ammoniscono, se non li promuovono anche se non hanno studiato….e l’elenco potrebbe continuare a lungo!!”