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DISOBBEDIENZA CIVILE – COMUNICATO STAMPA

DISOBBEDIENZA CIVILE – COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

LA DISOBBEDIENZA CIVILE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

 

Dal 22 al 26 maggio DIRIGENTISCUIOLA-Di.S.Conf., in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione della categoria, ha organizzato il sit-in davanti al Ministero.

Nei due  (22 e 25 maggio) incontri con la Ministra Fedeli e con il sottosegretario De Filippo, sono stati concordati dei tavoli tecnici per individuare le soluzioni ai tanti problemi che stanno soffocando le scuole e porre, quindi, fine a quelle che sono state definite molestie burocratiche.

Paradossalmente, invece di essere eliminate o ridotte, le molestie sono aumentate.

“Nel corso dei lavori – commenta il segretario Fratta – l’Amministrazione ha proceduto alla rilevazione dei monitoraggi e/o questionari che annualmente vengono chiesti alle scuole. Sono state censite ben 50 richieste dati, proveniente da  13 tipologie di amministrazioni. Ben 15 si concentrano nei mesi di giugno e luglio, ossia nei periodi di maggiori impegni: adempimenti di fine anno scrutini, esami di licenza e di Stato, inserimento dati graduatorie di II e III fascia. Al 30 giugno, peraltro, scadono i contratti del personale ATA assunto a tempo determinato e il restante personale è, a rotazione, in ferie. I dirigenti scolastici sono ormai allo sfinimento. Di fronte a questi dati l’Amministrazione avrebbe dovuto procedere all’ eliminazione delle richieste inutili e dei doppioni. Invece, e siamo alla provocazione, ha inviato alle scuole un mega questionario per rilevare dati sulla scuola digitale da compilare entro il 20 luglio, nonostante fosse stata invitata a non farlo. Anche il caravanserraglio della valutazione …per non valutare, non è stato ritirato”.

Dopo aver chiesto alla Fedeli di ritirare il questionario sulla scuola digitale e il caravanserraglio della valutazione – definita un morto che cammina –  DIRIGENTISCUOLA è ricorso alla disobbedienza civile invitando i dirigenti scolastici a non compilare il porfolio almeno fino a quando non sarà convocato  il preannunciato, e poi inopinatamente slittato, tavolo tecnico per la definizione di un dispositivo snello, essenziale, in grado di rilevare – come la legge prescrive – il comportamento organizzativo e il grado di conseguimento degli essenziali e pertinenti obiettivi assegnati in anticipo nel provvedimento di incarico”.

 “Nel corso dei lavori – continua Fratta –  ho più volte evidenziato che le scuole sono ormai delle polveriere che potrebbero esplodere da un momento all’altro. Prevedo un autunno molto caldo perché la categoria è esasperata e non più disposta a essere capro espiatorio di un sistema allo sbando. Come se non bastasse entro il 31 agosto  p.v. scade anche il termine per l’invio alle scuole della documentazione inerente la vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, introdotto dal c.4, art. 20-bis del D.L. 9/02/2017. I dirigenti scolastici non si assumeranno più alcuna responsabilità. Se le norme non verranno rispettate, se gli enti locali, proprietari degli immobili, non consegneranno la prevista documentazione, si procederà alla chiusura delle scuole con le prevedibili conseguenze per l’avvio dell’anno scolastico.”

 

 

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