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Emanata la circolare MIUR sul GDPR. Si poteva far meglio!

Emanata la circolare MIUR sul GDPR. Si poteva far meglio!

Il MIUR, come preannunciato nel nostro comunicato del 19 maggio scorso al quale si rimanda per tutte le indicazioni operative, con nota 563/22.05.2018, ha fornito le prime indicazioni sulla messa a regime degli adempimenti previsti dal REGOLAMENTO UE/2016/679 sulla protezione dei dati personali.  Nessuna novità rispetto a quanto preannunciato nel suddetto  comunicato: nessuna proroga della scadenza del prossimo 25 maggio; nessun cenno alla possibilità di stanziare ricorse aggiuntive almeno fino alla prossima legge finanziaria!  Confermato, invece, il ruolo di interlocuzione e coordinamento degli USR nell’individuazione di un unico Responsabile della protezione dei dati personali, attraverso il coinvolgimento contestuale degli istituti scolastici dislocati nello stesso ambito regionale, provinciale o subprovinciale, soddisfacendo il requisito della cosiddetta raggiungibilità. Parte certamente l’attività di formazione on line e in presenza.

Troppo poco e troppo tardi per rassicurare la categoria alle prese, a pochi giorni dalla scadenza del 25 maggio, con una pletora di adempimenti resi ancor più gravosi, rispetto al previgente codice della privacy, da una significativa discrezionalità nella individuazione delle modalità organizzative di adeguamento alle novità in esso previste. Cosa che lo stesso MIUR non ha mancato di evidenziare in premessa della suddetta circolare, emanata solo dietro pressanti pressioni e precise richieste della DIRIGENTISCUOLA.

Dal 2016, anno di emanazione del regolamento, si poteva e si doveva fare meglio nel fornire precise indicazioni alle istituzioni scolastiche nell’applicazione di una normativa farraginosa e complessa, che richiede nel contempo competenze tecniche difficilmente rinvenibili all’interno delle istituzioni scolastiche.

Memori di tale evenienza, poi puntualmente verificatasi, abbiamo fornito ogni supporto ai nostri soci fornendo loro, da un lato, precise indicazioni operative, e, dall’altro, un’esaustiva modulistica  di supporto con la quale far fronte a breve termine agli adempimenti più impellenti. Modulistica scaricabile dai soci dall’area riservata del sito con possibilità di invio in tempo reale ai potenziali nuovi soci.

Giova ricordare che lo stesso GARANTE DELLA PRIVACY, anche se in modo non esplicito (né poteva farlo!), ha lasciato intendere di essere consapevole della complessità del problema e della necessità di un periodo fisiologico per implementare l’intero sistema di trattamento dei dati, alla luce anche della mancata emanazione del nuovo codice della privacy nazionale. Così come ricordare che non sono previste sanzioni per i mancati adempimenti formali, ma solo per le violazioni nel trattamento dei dati o eventuali segnalazioni al garante.

Terremo costantemente aggiornati i colleghi sull’evoluzione futura della situazione, non mancando di evidenziare che l’adempimento tassativo entro il 25 maggio è la nomina del DPORESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI DATI non foss’altro per la contestuale comunicazione al garante. Figura consulenziale del titolare del trattamento dei dati (leggasi il dirigente scolastico), che assume un ruolo strategico nella predisposizione ed implementazione di un articolato sistema di protezione dati, anche interno all’istituzione scolastica, ma con competenze giuridiche ed informatiche, in grado di relazionarsi col garante. Purtroppo il MIUR, nonostante avesse assunto un impegno preciso, non risulta che abbia invitato i DD.GG. degli UU.SS.RR. a uniformare le eventuali istruzioni. Ognuno è andato a ruota libera ingenerando ulteriore caos e confusione. Ancora una volta DIRIGENTISCUOLA è costretta a contestare il comportamento del MIUR in modo anche vibrato

E’ consigliabile, quindi, procedere alla nomina, seppure provvisoria, del DPO verosimilmente nella figura del DSGA. Qualora qualcuno dovesse rifiutarsi, cosa che non ci auguriamo, obbedendo alla fantasiosa interpretazione dell’Associazione di categoria, ricordiamo che a mali estremi, estremi rimedi: si può ricorrere all’ordine di servizio ex art. 17 del D.P.R. n. 3/57. Dirigentiscuola si augura che prevalga lo spirito di collaborazione e il buon senso! Invece della logica di Ponzio Pilato bisognerebbe fare quadrato e contestare un’amministrazione priva di ogni logica programmatoria e organizzativa: non ci si può ridurre agli ultimi giorni avendo avuto a disposizione ben due anni di tempo anche per predisporre opportuni finanziamenti perché … le nozze non si fanno con i fichi secchi!

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