In seguito all’approvazione, in sede di conversione del D.L. 36/2022, dell’emendamento che chiarisce inequivocabilmente che le sedi neodimensionate ai sensi della legge 178/2020 debbano essere rese disponibili per le operazioni di mobilità regionali ed interregionali e per il conferimento di ulteriori incarichi, DIRIGENTISCUOLA si è immediatamente attivata per sollecitare l’Amministrazione affinchè la normativa trovi applicazione senza ulteriore indugio.
Nella missiva, che fa seguito ad altra già trasmessa all’indomani dell’approvazione dell’emendamento in prima lettura al Senato, si specifica la necessità di rettificare il D.M. sugli organici, n. 104/2022, e di riscrivere la circolare dell’8 giugno u.s. relativa alle operazioni di mobilità.
Risolta con urgenza la questione inerente la mobilità, si dovrà poi procedere in tempi stretti all’informativa sui conferimenti dei nuovi incarichi, cercando altresì soluzioni condivise per coprire le sedi che rimarranno libere anche a causa dei ritardi cronici nell’indizione dei concorsi. È ora di porre fine alla malsana consuetudine di coprire le sedi libere con le reggenze, i cui costi gravano sulle spalle della stessa dirigenza! Una scuola, un dirigente: quando vedremo messi in atto i buoni propositi insiti in questo slogan?
Nel sollecitare il Ministero, DIRIGENTISCUOLA ha chiesto altresì l’emanazione di una direttiva agli UU.SS.RR. affinchè vengano motivate in maniera stringente eventuali ipotesi di diniego alle richiesta di nulla osta in uscita.
Tale ultima precisazione, tutt’altro che superflua, si è resa necessaria a causa delle insistenti voci foriere di un ipotetico incubo che potrebbe abbattersi sulla mobilità di quei dirigenti scolastici (tanti) che legittimamente ambiscono a cambiare regione per almeno avvicinarsi a casa dopo questi anni durissimi di pandemia vissuti lontano dagli affetti più cari ( per capirci: mariti/mogli, figli anche piccoli, genitori anziani bisognosi di assistenza…) .
Il silenzio con cui ad oggi tutti gli USR stanno accogliendo la prevista e necessaria richiesta del nulla osta alla mobilità fuori regione alimenta il sospetto che molti dirigenti generali regionali stiano pensando di seguire la linea del rifiuto per scongiurare il rischio di un numero elevatissimo di sedi che potrebbero rimanere senza dirigente (ancor più con l’obbligo chiarito dal legislatore di dotare degli stessi anche le sedi normo-dimensionate appunto..).
Un quadro, questo, plausibile e indubbiamente preoccupante soprattutto per le regioni del nord ma che trova unica ragione nella incapacità imbarazzante di programmazione dell’amministrazione stessa che adesso vorrebbe ancora una volta scaricare sui dirigenti scolastici i propri errori. Basti in tal senso, anche senza volerci riferire ai precedenti sciagurati concorsi (sciagurati perché le allora ostinate scelte sbagliate dell’amministrazione sul bando del concorso hanno portato alla situazione attuale), sottolineare che l’amministrazione, come già accennato, non ha ancora provveduto a bandire il nuovo concorso a dirigente scolastico, colpevolmente fermo a una bozza di sei mesi addietro, sulla quale peraltro il CSPI ha da tempo espresso il previsto parere, con il probabile risultato, stante i tempi di espletamento di un concorso di tale portata, che prima di due anni non riusciremo ad avere nuovi dirigenti scolastici.
Allora mentre l’amministrazione si interroga sui nulla osta da concedere ai dirigenti scolastici, a noi sembra che fin troppi nulla-osta si aggirino invece nei silenziosi (e tranquilli) corridoi di Viale Trastevere: il nulla-osta a scelte palesemente sbagliate; il nulla osta a scaricare le stesse sui dirigenti scolastici, figli di un Dio minore; il nulla osta a non procedere o procedere con tempi biblici quando le urgenze della scuola richiederebbero ben altra tempestività; IL NULLA OSTA A CHE NESSUNO MAI DELL’AMMINISTRAZIONE RISPONDA DI TUTTO QUESTO…
