Dopo più di un mese dalle votazioni per il CSPI, il MIM ha pubblicato i risultati ufficiali. Il primo dato che emerge è che DIRIGENTISCUOLA, con il 62%, è il primo sindacato dell’AREA ISTRUZIONE E RICERCA per percentuale di preferenze rispetto alla base elettorale. Le altre sigle sindacali sono, invece, perlopiù al di sotto del 50%, .
La significatività di tale dato risiede nel fatto che gli iscritti hanno voluto premiare, attraverso il voto di lista e quello dei singoli candidati (Pasquale Annese capolista, e Assunta Barbieri e Francesco Talarico) la politica associativa del sindacato che, pur contando una rappresentatività di oltre mille soci, non ha quella corposa e capillare ramificazione territoriale di altri sindacati storici che siedono (purtroppo!) contemporaneamente nell’area e nel comparto. Questo significa una cosa sola: che i soci hanno risposto all’appello al voto più di quanto non abbiano fatto quelli di tutte le altre sigle/Liste sindacali. Un grandioso risultato ed un segnale forte che i soci di DIRIGENTISCUOLA hanno voluto lanciare nei confronti del loro sindacato.
Qualche analisi di dettaglio non guasta.
In primis, la debacle di alcuni neo sindacati, sorti sull’onda di interessi corporativi, magari anche legittimi, ed in particolare uno di essi che da anni tenta di essere rappresentativo nell’area, senza riuscirci. Dimostrazione che un’eccessiva polarizzazione della rappresentanza sindacale non favorisce certo quella forza contrattuale nei confronti dell’amministrazione e del decisore politico che sarebbe necessaria.
In secundis che, DIRIGENTISCUOLA, con 647 preferenze, è a ridosso sia della CGIL (685 preferenze) che della CISL (704 preferenze), due colossi del sindacalismo italiano. Segno dei tempi! Segno che qualcosa finalmente si muove e che la categoria sta capendo l’importanza di farsi rappresentare dall’unico sindacato di soli dirigenti scolastici.
Alla prossima sfida
