Si è appena concluso il previsto incontro on line tra il Ministro Azzolina e le organizzazioni sindacali rappresentative dell’AREA ISTRUZIONE E RICERCA sulle modalità operative degli ESAMI DI STATO DEL II CICLO.
Il Ministro Azzolina ha preliminarmente evidenziato la necessità di pensare alla riapertura delle scuole, al pari delle altre attività produttive e sociali, previa predisposizione di un protocollo sulla sicurezza che dia garanzie sulle procedure da seguire durante le varie fasi di svolgimento dell’esame, a tutela in primis dei dirigenti scolastici. Ha evidenziato poi la necessità di investire più risorse economiche, senza darne però ragguagli concreti a breve termine. Importante il passaggio sulla valorizzazione dell’autonomia scolastica per dare risposte concrete alle pressanti istanze delle famiglie in merito alla ripresa a pieno regime delle attività didattiche. A tal riguardo la DIRIGENTISCUOLA non ha mancato di stigmatizzare tale affermazione. Troppo comodo tirare in ballo l’autonomia scolastica quando si sta ragionando in termini di responsabilità penale dei dirigenti scolastici. Opportuno sarebbe, invece, normare nel dettaglio e con puntualità tutti gli aspetti organizzativo-gestionali connessi allo stato epidemiologico in atto (sanificazione, dpi, distanziamento sociale, ed altri).
Successivamente la dott.ssa Boda ha illustrato la bozza del protocollo condividendo l’opportunità che i protocolli sanitari non siano decisi dai singoli dirigenti scolastici, ma siano prerogativa delle competenti autorità governative. Ha specificaqto, altresì, che il CTS ha dato il benestare all’esame di Stato in presenza, ma con molti ‘possono’ (sue parole).
Il Presidente nazionale Attilio Fratta ha confermato la contrarietà di DIRIGENTISCUOLA agli Esami di stato in presenza per le motivazioni già esposte nella nota inviata al Ministro giorni addietro, e ciò alla luce anche delle forti resistenze e petizioni in tal senso. Si è soffermato poi su quanto dichiarato dalla Ministra nel question time alla Camera: “la sessione avrà inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di un’ora, in presenza, (…) solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano, se del caso applicando il principio di differenziazione ed adeguatezza, i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona”. Affermazione che dunque già ipotizza paventate ipotesi di situazioni a macchia di leopardo la cui gestione ricadrebbe, ovviamente, sull’esclusiva responsabilità dei dirigenti scolastici. Propone a tal riguardo la definizione di un protocollo sulla sicurezza che dia totali garanzie a tutti gli operatori scolastici, protocollo nel quale sia normata un’ipotesi B) da seguire nella malaugurata evenienza di un contagio da parte di un membro della commissione o di uno studente.
Il Ministro ha dichiarato di concordare sulla necessità di procedure standardizzate e validate a livello centrale da parte del MIUR e delle autorità scientifiche, senza lasciare alvei di discrezionalità operativa in capo ai dirigenti scolastici, se non quelle legate a micro situazioni locali. Questa è stata una precisa richiesta di DIRIGENTISCUOLA che vedremo se e come troverà attuazione nei provvedimenti dei prossimi giorni. Risorse economiche comprese.
DIRIGENTISCUOLA, nel ribadire la propria posizione, ha confermato che darà opportuno supporto sindacale a quei dirigenti scolastici che dovessero decidere, in assenza di condizioni minime di sicurezza, di non presenziare gli esami di stato in presenza.
In chiusura, il Presidente Fratta ha affrontato una questione che, sebbene non posta all’o.d.g., ha un’indubbia rilevanza a livello nazionale. E’ stata posta all’attenzione del Ministro la discutibile posizione di alcuni UU.SS.TT. che, facendo leva sul mancato rinnovo delle certificazioni degli alunni DA, hanno minacciato di non confermare gli organici di sostegno per il prossimo anno scolastico. DIRIGENTISCUOLA ha fatto presente che tale situazione, causata dalla sospensione dei lavori da parte degli Uffici per l’integrazione scolastica a causa dell’emergenza epidemiologica in atto, non può ricadere sui docenti di sostegno nè, tantomeno, sugli alunni DA, non certo responsabili del blocco delle procedure di rinnovo delle certificazioni. Il Ministro, nel precisare di essere già a conoscenza della problematica posta alla sua attenzione, ha condiviso appieno la posizione di DIRIGENTISCUOLA, impegnandosi a fare in modo che, nella predisposizione degli organici di sostegno, si consideri prorogata la validità delle certificazioni pregresse.