Oggetto dell’incontro sono state le richieste informazioni, e relative determinazioni dell’Amministrazione, sulle retribuzioni dei dirigenti scolastici della regione, con riguardo alla retribuzione di posizione parte variabile e alla retribuzione di risultato. L’Amministrazione ha riferito che l’ultimo CIR sottoscritto e registrato è quello dell’anno scolastico 2012-2013.
Ciò premesso, se abbiamo ben inteso:
– per tutti i dirigenti scolastici in servizio alla data di stipula del predetto contratto integrativo regionale è stata, e continua ad essere, corrisposta la retribuzione di posizione di parte variabile per gli importi in esso previsti, correlati alle tre fasce di complessità, per gli anni 2013-14 e 2014-15, con sospensione “precauzionale” della retribuzione di risultato;
– per i dirigenti scolastici entrati in ruolo dall’anno scolastico successivo al 2102-13 è stata, e continua ad essere corrisposta, la retribuzione di posizione variabile in misura di un importo medio – dalla somma delle citate tre fasce –, sempre con sospensione della retribuzione di risultato;
– per i dirigenti entrati in ruolo nel corrente anno scolastico è stata sospesa sia la retribuzione di parte variabile che di risultato.
Per tutte e tre le tipologie di dirigenti le retribuzioni di posizione variabile costituiscono, nella sostanza, degli acconti in attesa della loro “copertura giuridica”, che si realizzerà con la firma dei CC.II.RR. 2014-2015 e 2015-2016, con il seguito dei relativi conguagli.
Il punto critico è che il Fondo unico nazionale, per gli anni 2013-14 e 2014-15, è a tutt’oggi oggetto di un “balletto” interpretativo tra MEF e MIUR circa i criteri di quantificazione; che prefigura una potatura che inevitabilmente porterebbe a una diminuzione delle retribuzioni rispetto ai livelli del 2012-13, con conseguenti obblighi di restituzione del “surplus” percepito – da chi l’abbia percepito –, che però non dovrebbe aver materialmente luogo in quanto “compensato” dalla mancata erogazione, nel biennio in discorso, della retribuzione di risultato.
In concreto, L’Amministrazione dovrebbe a breve procedere alla stipula dei CC.II.RR. per il 2013-14 e 2014-15 sulla base delle disponibilità di budget comunicato dal MIUR, ovvero determinarsi unilateralmente in caso di mancato accordo con la parte sindacale. In tale sede dovranno, ovviamente, definirsi le correlate fasce di complessità delle istituzioni scolastiche, su cui andranno parametrite le retribuzioni in discorso.
Solo successivamente – e dopo che il MIUR abbia adempiuto agli atti preliminari di propria competenza – sarà regolata l’intera partita inerente le retribuzioni di posizione variabile e di risultato per il corrente a.s. 2015-16, con la disponibilità degli appositi fondi aggiuntivi stanziati dalla legge 107/15.
Poiché, a distanza di ben 14 mesi dalla scadenza della rilevazione, l’ARAN non ha ancora pubblicato i dati della nostra raggiunta rappresentatività, non potremo essere presente ai tavoli contrattuali regionali, neanche in Puglia, in cui DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR ha un tasso di rappresentatività dei dirigenti scolastici attestata presumibilmente attorno al 40%!
Per intanto abbiamo preannunciato una richiesta di acquisizione di tutta l’afferente documentazione, ai sensi della legge 241/90, intendendo assicurare una stretta vigilanza per contrastare la reiterazione del rischio che si firmi – come nella precedente tornata – un contratto in perdita, e che, per soprammercato, si riconceda pure all’Amministrazione la facoltà di remunerare le reggenze – nel prossimo anno scolastico destinate ad aumentare – attingendo non già alla fiscalità generale, come dovrebbe essere, ma agli stessi fondi regionali della retribuzione di posizione variabile e di risultato: replicandosi un mirabile esempio di cannibalismo!