Si è da poco concluso l’annunciato incontro con il neoministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara che, per la prima volta, ha incontrato le OO.SS. d’area.
Dopo il saluto iniziale, il Ministro ha dato subito la parola ai presenti.
Leitmotiv dell’incontro l’insoddisfacente DDL relativo alla legge di bilancio, elaborato prima ancora di confrontarsi con le rappresentanze sindacali della dirigenza scolastica: inaccettabili, in particolare, la previsione relativa al dimensionamento scolastico e la totale assenza di stanziamenti per il rinnovo del CCNL d’area. Siamo di fronte a linee d’azione in assoluto contrasto con gli obiettivi di qualità di cui al PNRR.
DIRIGENTISCUOLA ha manifestato la propria delusione per quest’assenza di confronto, che denota un totale disinteresse nei confronti dei dirigenti scolastici, a dispetto delle richieste rappresentate con la lettera di saluti istituzionali trasmessa al Ministro all’atto del suo insediamento.
Le problematiche della dirigenza sono tante, ma urge darsi un metodo di lavoro che preveda l’organizzazione di tavoli tecnici per affrontare singolarmente le varie questioni in maniera approfondita. I temi urgenti, però, sono due: innanzitutto, è necessario che si onorino gli impegni presi dal Governo con l’allora Ministro Fedeli, con cui fu avviato il processo perequativo mai, però, portato a termine. Le condizioni retributive dei dirigenti sono a dir poco vergognose rispetto ai dirigenti amministrativi, a fronte di un carico di lavoro incomparabile.
L’altra questione – una vera e propria emergenza alla luce del DDL bilancio – è quella relativa al dimensionamento: anziché stabilizzare le previsioni delle due ultime leggi di bilancio, si continua sulla strada opposta introducendo parametri dimensionali atti ad una drastica riduzione degli organici dirigenziali.
Il Presidente Fratta ha chiesto, pertanto, un incontro in presenza per esporre compiutamente al Ministro tutti i problemi della dirigenza e dei dirigenti con le relative soluzioni da adottare, incontro rinviato sine die e per il quale si è ancora in attesa di una data.
Non poteva mancare il …giallo! Il Ministro, viste le insistenze del Presidente Fratta per l’incontro rinviato, ha detto pubblicamente che aveva dato più di una disponibilità e che era il Presidente Fratta a non essere disponibile. Niente di più falso. Non poteva mancare la reazione di Fratta e l’imbarazzo del Ministro: “ci sarà stato qualche equivoco!” Chi aveva interesse a ostacolare l’incontro? Chi non voleva che Fratta parlasse con il Ministro? Chiarito l’equivoco l’incontro ci sarà fra qualche giorno.
Nella replica, il Ministro ha accolto la richiesta di DIRIGENTISCUOLA, assicurando la sua disponibilità ad un incontro de visu. Ha, inoltre, manifestato la propria sensibilità nei confronti della dirigenza scolastica, impegnandosi a fornire risposte riguardo alle problematiche portate alla sua attenzione.
Sono, poi, intervenuti il Capo di Gabinetto, prof. Recinto, il Capo dell’Ufficio Legislativo, dott. Cerrone, ed il Capo Dipartimento per le risorse umane e finanziarie, dott. Greco.
In merito alla questione del dimensionamento, è stato precisato che la norma elaborata nel DDL bilancio va contestualizzata nella cornice del PNRR: il Piano impone il dato ISTAT sulla denatalità quale parametro vincolante che ha reso necessaria l’elaborazione di un modello più elastico volto proprio a contenere la riduzione delle autonomie, in un’ottica di rimodulazione della loro distribuzione. Il parametro 900-1000 di cui all’art. 89 del DDL bilancio, infatti, non è da intendersi come soglia minima per le istituzioni autonome, ma quale parametro da utilizzare per definire il contingente nazionale di istituzioni scolastiche e la loro distribuzione a livello regionale. La competenza a distribuire il contingente interno spetterà, poi, alle singole regioni, con lo scopo di valorizzare le specificità territoriali. Con l’abbandono della rigida dicotomia sovradimensionamento/sottodimensionamento, si potranno, paradossalmente, avere anche scuole al di sotto degli attuali parametri. Un intervento, questo, che si è reso necessario anche per arginare il dato di riduzione delle autonomie – ben 673 istituzioni scolastiche – che si avrà a decorrere dal 1 settembre 2023, con il venir meno della norma temporanea in tema di dimensionamento di cui all’ultima legge di bilancio.
Impegni precisi sono stati presi, poi, in materia di semplificazione amministrativa, per sgravare i dirigenti scolastici dalle numerose incombenze più volte segnalate, e di monitoraggio sul FUN, onde scongiurare il rischio di recupero di somme già erogate per gli aa.ss. 2020/2021 e 2021/2022.
Quanto alle risorse per il rinnovo contrattuale, pur evidenziando la delicatezza della questione, il Ministro ha riconosciuto la necessità di un approfondimento, rendendosi disponibile in tal senso.