A rappresentare DIRIGENTISCUOLA-Di.S.Conf. c’era il Segretario Generale Attilio Fratta.
“Pensavamo che sarebbe stato un incontro di conoscenza e saluto conseguente alla pubblicazione della rappresentatività. A giudicare dalle anticipazioni dei giornali e della presenza della stampa e della televisione, nonché di Sergio Gasparrini, presidente dell’Aran, al tavolo della presidenza, si è capito che non si sarebbe trattato di un incontro informale come lasciava presagire la convocazione.”
Nella sua introduzione il Ministro Madia dopo aver elencato le riforme che intende attuare in ossequio alla delega della legge 124/2015 e i punti fondanti, per prevenire reazioni delle parti sociali ha esaltato il ruolo dei sindacati annunciando che non avrebbe varato alcuna riforma senza la previa consultazione e l’accordo con le parti sociali.
E’ stato un intervento di apertura (reale o apparente lo dirà il tempo) alle parti sociali. Ha chiesto contributi per elaborare l’atto di indirizzo per l’avvio dei lavori per il rinnovo dei contratti; ha prospettato un ruolo maggiore del Contratto rispetto alla legge; ha proposto di far “marciare” insieme Contratto e nuovo T.U. del Pubblico impiego, soffermandosi sui punti fondamentali e irrinunciabili: reclutamento, valutazione e merito. “Punire, quindi, i lavativi e premiare chi fa e fa bene. La differenza deve diventare obbligatoria”.
Invece di annunciare l’imminente invio dell’atto di indirizzo all’ARAN per l’avvio delle trattative per il rinnovo dei Contratti bloccati e fermi dal 2010, vuole prima avere il termometro della situazione. Ha, quindi, capovolto il tavolo invitando (ordinando!) al presidente dell’ARAN di organizzare un incontro con le parti sociali anche durante le vacanze estive e comunque entro il 10 settembre, per raccogliere le proposte delle stesse o, meglio, per sondare gli umori. Ricevuta la relazione dell’ARAN ha annunciato un nuovo incontro presso la F.P., verosimilmente entro la fine di settembre, quindi avrebbe emanato un democratico e condiviso atto di indirizzo per avviare le contrattazioni. L’obiettivo è evidente: rinviare l’emanazione dell’atto di indirizzo e, quindi, l’avvio della contrattazione per il rinnovo dei contratti. Atto di indirizzo che, di conseguenza, non sarà emanato prima della fine dell’anno e, comunque non prima dell’approvazione della prossima legge di stabilità con la quale il Governo dovrebbe mettere a disposizione nuove e aggiuntive risorse ai miserevoli 300 milioni della precedente legge di stabilità.
Come confederazione ci siamo riservati di inviare alla Madia le proposte della CODIRP per le singole aree che rappresenta, ossia tutte, compresa la presidenza del Consiglio dei Ministri.
O direttamente o tramite l’ARAN il Governo dovrà prendere atto che prima vanno risolti due problemi che riguardano solo la dirigenza scolastica:
- L’inserimento nel ruolo unico della dirigenza statale.
- La perequazione retributiva adeguandola almeno a quella degli altri dirigenti di pari fascia.
“Domandiamo, ha concluso il Segr. Gen. della CODIRP, Barbara Casagrande, il rinnovo del CCNL e lo chiediamo a gran voce. Chiediamo che il rapporto di lavoro dei dirigenti e professionisti pubblici sia disciplinato dal Contratto collettivo e che cessi la disciplina di fonti non contrattuali del rapporto di lavoro.
Chiediamo che il CCNL assegni risorse (aumenti) in base al principio prestazione/controprestazione. Il contratto di lavoro non è assistenzialismo e grave sarebbe far passare il segnale di aumenti proporzionati al reddito, invece che alle prestazioni rese. Bisogna eliminare o ridurre la forbice retributiva che esiste – a parità di prestazioni – tra dirigenti di pari fascia” …ossia tra i dirigenti scolastici e gli altri dirigenti di seconda fascia.
“Voglio lanciare – conclude Attilio Fratta – un appello alla categoria: ORA O MAI PIU’! Se non riusciamo a farci riconoscere la perequazione retributiva e l’inserimento nel ruolo unico in questa tornata contrattuale, non ci sarà un’altra occasione. Non sarà facile, ma neanche impossibile. Possiamo farcela ma solo con il sostegno e l’appoggio della categoria che dovrà essere pronta a qualsivoglia azione di lotta per recuperare, ancor prima della perequazione retributiva, la propria dignità e rispetto. Grazie alla raggiunta rappresentatività della DIRIGENTISCUOLA-Di.S.Conf. e all’appartenenza ad una confederazione, la CODIRP, rappresentativa in tutte e quattro le nuove aree e nell’extra area della presidenza del Consiglio, il miracolo si potrà fare, bisogna volerlo! Le condizioni ci sono o, meglio, le abbiamo faticosamente create, tocca alla categoria utilizzarle.”