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ESITO INCONTRO TAVOLO PER LA DIRIGENZA

ESITO INCONTRO TAVOLO PER LA DIRIGENZA

Si è tenuto oggi il terzo incontro del Tavolo per la dirigenza, che ha fatto seguito a quelli del 3 e del 12 novembre. In apertura il vice Capo di Gabinetto, dr.ssa Capasso, che ha presieduto questo come i precedenti incontri, ha annunciato la mancata partecipazione di UIL, SNALS e CGIL. Ha poi fornito chiarimenti in merito alle questioni qualificate come più urgenti nei precedenti incontri del Tavolo.

In relazione agli stanziamenti economici per la perequazione della dirigenza scolastica, la dr.ssa Capasso ha ribadito il forte impegno del Ministro, che sta agendo su vari fronti per innalzare in maniera consistente la misera somma di 20 milioni di euro prevista dal D.d.L. bilancio, attualmente in fase emendativa in Parlamento. Non è ancora possibile, però, fare quantificazioni precise, essendo il processo in itinere.

Ha poi aggiornato i presenti circa lo stato dell’arte dei pagamenti dei neoimmessi dal 2019, ancora in attesa della parte variabile: a tal proposito, preso atto della situazione estremamente variegata a livello nazionale, si è provveduto a sollecitare i vari DD.GG. alla rapida sottoscrizione dei CC.II.RR.; l’Amministrazione si è impegnata, inoltre, a fornire indicazioni uniformi per risolvere il notevole ritardo.

Circa la questione della mobilità interregionale, si è svolto ieri, 25 novembre, un incontro all’ARAN. L’Amministrazione ha illustrato all’Agenzia – strano che ce ne fosse bisogno! – le motivazioni a sostegno della richiesta dell’apertura di una sessione negoziale ad hoc per la modifica del limite del 30% relativo ai posti messi a disposizione della mobilità interregionale, istituto previsto per un sistema ormai obsoleto che è stato profondamente modificato dall’ultima procedura concorsuale. La stessa ARAN, nel riservarsi le opportune valutazioni economico-finanziarie, ha comunque contestato l’ipotesi di modifiche legislative ad una norma di natura contrattuale, dando così ragione alle posizioni di DIRIGENTISCUOLA, che ha sempre sollevato dubbi sulla legittimità di un’ipotetica mobilità straordinaria da conseguirsi per via legislativa.

In ultimo, la Capasso ha affrontato la questione del dimensionamento, assicurando che anche su quest’aspetto c’è un preciso impegno del Ministro a rendere strutturale una previsione che, così come articolata nella scorsa legge di bilancio, era di fatto inapplicabile…(sic!)

Il Presidente Fratta, nel suo intervento, ha plaudito al riconoscimento, anche da parte dell’ARAN, della necessità di un passaggio contrattuale per la risoluzione del problema inerente la mobilità interregionale. Tuttavia, ha mostrato riserve per l’eccessiva discrezionalità concessa all’Agenzia da parte dell’Amministrazione, che dovrebbe prontamente emanare un atto d’indirizzo ordinando la tempestiva apertura di una sessione negoziale.

Circa il dimensionamento, pur accogliendo con favore l’impegno del Ministro a rendere strutturale la relativa norma, Fratta ha espresso biasimo per la mancata applicazione per l’anno scolastico in corso della previsione di cui alla legge di bilancio 2021: un grosso abbaglio preso dall’Amministrazione, che nell’occasione ha assunto una posizione assolutamente illegittima.

In ultimo, ha ricordato che, tra l’Amministrazione e DIRIGENTISCUOLA, è in atto una procedura conciliativa temporaneamente sospesa in attesa degli esiti dell’odierno incontro che, però, non ha portato ad una precisa quantificazione dello stanziamento economico necessario alla perequazione in legge di bilancio. Ragion per cui DIRIGENTISCUOLA ha annunciato che chiuderà la conciliazione con esito negativo, confermando contestualmente l’indizione della giornata di protesta prevista per il 6 dicembre p.v.

Nella replica, la dr.ssa Capasso si è impegnata a riconvocare il Tavolo entro e non oltre la prima decade di dicembre, auspicando di poter dare in quella sede aggiornamenti concreti, in particolar modo circa l’apertura della sessione negoziale per gli istituti della mobilità.

Fratta: Non possiamo più accontentarci di promesse di impegni mai mantenuti a causa anche della mancata pressione da parte della categoria che non ha mai reagito e che non è stata adeguatamente tutelata. E’ ora di farsi sentire con determinazione. Il 6 bisognerà andare a Roma a protestare e a consegnare al Ministro la petizione che gli chiederemo di portare a Draghi. Ribadisco la necessità che l’intera categoria firmi la petizione: basta un minuto!!  Appena avremo avuto l’ok dalla questura di Roma, alla quale abbiamo già comunicato la manifestazione, forniremo tutte le informazioni inerenti la manifestazione. Se passerà questo treno i problemi della dirigenza invece di essere risolti aumenteranno e si incancreniranno. Rimarrà solo il mea culpa!!”

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