Si è svolto ieri l’incontro tra la Direzione del Personale e le Organizzazioni sindacali rappresentative nell’Area Istruzione e Ricerca, avente per oggetto: “disamina fasce di complessità”.
Come noto il CCNL – Area Istruzione e Ricerca 2016/18 ha riportato a livello centrale la contrattazione relativa alla retribuzione di posizione parte variabile; ciò al fine di evitare le disparità retributive tra i dirigenti delle diverse regioni italiane, come derivanti dall’applicazione dei CIR regionali e dalla ripartizione ed implementazione del FUN a livello decentrato.
L’incontro è stato gestito dal Dott. Filippo Serra che, in via preliminare, ha ripreso la bozza dei criteri che è stata inviata ad horas alle organizzazioni sindacali, riconoscendone per primo i tempi ristretti per la disamina della stessa.
DIRIGENTISCUOLA è intervenuta apprezzando l’impianto oggettivo della bozza contenente i criteri ed evidenziando la necessità di valorizzare la complessità delle scuole piuttosto che la dimensione.
È nota del resto la battaglia che DIRIGENTISCUOLA ha intrapreso per l’applicazione della Legge finanziaria che ha abbassato per l’anno in corso il tetto di alunni necessario per l’autonomia della scuola da 600 a 500. Norma che è rimasta inapplicata ed ha determinato le attuali 1000 reggenze, impedendo anche l’utilizzo di non pochi posti per la mobilità interregionale.
Valorizzare con punteggi alti la numerosità degli alunni, ha sottolineato DIRIGENTISCUOLA, sembra un controsenso: sarebbe, piuttosto, necessario puntare alla complessità derivante dalla gestione di laboratori, di mense scolastiche, di gestioni separate, di sedi staccate, di plessi su più comuni, oltre che scuole montane e piccole isole.
DIRIGENTISCUOLA si è riservata di analizzare bene la bozza con i criteri indicati ed avanzare proposte al prossimo incontro già fissato per mercoledì della prossima settimana alle ore 11.
Sebbene l’argomento non fosse esplicitamente all’odg anche se convergente con esso, DIRIGENTISCUOLA ha sottolineato la necessità che l’Amministrazione assuma l’impegno a reperire i fondi per garantire l’attuale retribuzione ed evitare restituzioni di sorta, ribadendo, infine, che una soluzione al problema potrebbe venire con il prossimo CCNL, a patto che si giunga alla perequazione delle posizioni variabili con quella degli altri dirigenti di pari fascia.
Unanimemente condivisa al tavolo anche l’utilità di disporre di dati aggiornati sulla situazione delle scuole, come attualmente distribuite nelle fasce di complessità per operare, nei limiti del possibile, una proiezione applicando i nuovi criteri non appena si definiranno nel dettaglio.