Dopo sei mesi dalla firma del CIN, DirigentiScuola sollecita al MIM, per la seconda volta, l’apertura del confronto per la revisione delle fasce di complessità delle scuole per l’anno 2024-2025.
La nota odierna precede quella del 15 settembre 2023 nella quale viene “ricordato” al MIM l’impegno preso al momento della sottoscrizione del CIN con le parti sindacali. L’impegno formalizzato nella dichiarazione messa a verbale, “di rivedere mediante il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, in tempo utile per l’anno scolastico 2024/2025, i criteri generali e i parametri numerici per la graduazione delle istituzioni scolastiche previsti con l’atto di indirizzo emanato dal Capo Dipartimento del sistema di istruzione e formazione, adottato con dd n .1791 del 20 luglio 2022“ riteniamo abbia natura vincolante a cui deve far seguito un preciso obbligo di adempimento, in tempi ormai maturi.
La revisione delle fasce costituisce, adesso, e non più tardi di adesso, un punto fondamentale da definire prima delle imminenti operazioni di mobilità, con la piena conoscenza dei piani di dimensionamento emanati dalle regioni e la compiuta consapevolezza delle risorse finanziarie esistenti. Uno spostamento più avanti nel tempo del confronto sul tema condurrebbe, come già avvenuto, a soluzioni d’urgenza inique e discutibili, oltre a far correre un rischio da scongiurare: trasformare un provvedimento provvisorio in qualcosa di definitivo, trasformando in definitive anche le criticità in esso presenti, derivanti da una scelta di metodo errata all’origine.
La dichiarazione a verbale è stata richiesta fortemente da DirigentiScuola, quando in data 31 maggio 2023 ha quasi preteso la formalizzazione della natura transitoria dell’accordo e del preciso impegno ad una revisione dei criteri formulati per l’anno 2023-2024 , spiegando che si sarebbe dovuta attuare una diversa scelta di metodo, elaborando dei criteri nazionali che avrebbero dovuto costituire la base per graduazioni a livello regionale, in quanto “la distribuzione nazionale crea forti sperequazioni tra le regioni”. Ancora, DIRIGENTISCUOLA a quella data aveva dichiarato di non condividere l’alta concentrazione di scuole in seconda fascia, prevista da quella proposta definita last e non più rivedibile nelle intenzioni dell’amministrazione .
Il Presidente Attilio Fratta sottoscrive il CIN – 1 agosto 2023 – accompagnato dal pensiero dei vantaggi che ne sarebbero derivati per la categoria: la definitiva abolizione del perverso meccanismo del FUN e della sperequazione retributiva regionale aggiungendo un altro step al percorso delle perequazione tra dirigenti di pari fascia, senza le lungaggini, i disallineamenti e le disparità registrate per effetto delle contrattazioni integrative regionali e a precise condizioni vincolanti per l’amministrazione.
E’ giunto, dunque, il momento di riprendere il percorso della pesatura delle istituzioni scolastiche e di farlo con criterio, metodo, equilibrio . Diversamente non resta che operare la disdetta del CIN 2023-2024.