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FLUSSI DI CASSA. LA NOTA DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO

FLUSSI DI CASSA. LA NOTA DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO

Ci eravamo già soffermati  sul DL 155/2024, in particolare sull’art. 6,  nel mese di novembre.

Apprendevamo, con non poche perplessità, che le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, scuole incluse, avrebbero dovuto adottare, annualmente, un piano dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, sulla base di modelli elaborati dal MEF – RGS.

Chiaro! L’intento del legislatore era rafforzare le misure relative all’attuazione della milestone M1C1-72-bis del PNRR e favorire un’accelerazione nel percorso di miglioramento dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni ai fini del conseguimento dei target previsti dalla stessa Riforma, al primo trimestre del 2025 e del 2026. Ma quali sarebbero state le conseguenze per le scuole alle prese con nuovi adempimenti?

La determina della RSG n.46 del 14.02.2025 concernente i tempi di pagamento e i debiti commerciali delle PP.AA., trasmette i modelli del citato piano annuale dei flussi di cassa.

Sono sparite le passate perplessità delle istituzioni scolastiche? Niente affatto!

Proviamo a chiarirci un po’ le idee.

La citata determina conferma che per le Amministrazioni centrali continua ad applicarsi la normativa prevista dalla legge n. 196/2009 sui piani finanziari dei pagamenti.

Tuttavia nulla riferisce in relazione alle scuole per le quali dal 2018 esiste apposito Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 10 , ovvero il D.I. n. 129/2018. Nel predetto regolamento si chiarisce che la gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge in base al programma annuale redatto in termini di competenza ed in coerenza con le previsioni del P.T.O.F. Della stessa gestione si fornisce una rappresentazione anche – quindi non solo- in termini di cassa.

Per giunta le scuole già adempiono all’obbligo di trasmissione dei flussi finanziari tramite SIDI. Molte istituzioni, poi, sono passate al sistema SIOPE+, Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici (SIOPE)  che registra le informazioni sugli incassi e i pagamenti effettuati dalle Amministrazioni Pubbliche ed allinea pagamenti e cassa . Il SIOPE , vale la pena ricordare, nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia, l’ISTAT.

Tutto quanto espresso esclude  le istituzioni scolastiche dall’adozione del piano dei flussi di cassa, a meno di successive note di chiarimento che , ad oggi, non sono  ancora pervenute.

 

 

 

 

 

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