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FUN 22/23 E 23/24 E ROTAZIONE INCARICHI DIRIGENZIALI: INCONTRO AL MINISTERO

FUN 22/23 E 23/24 E ROTAZIONE INCARICHI DIRIGENZIALI: INCONTRO AL MINISTERO

Si è svolto ieri al MIM, un incontro avente all’o.d.g. l’aggiornamento sulla situazione FUN a.s. 2022/23 e 2023/24 e la rotazione ordinaria dei Dirigenti Scolastici.

Hanno presenziato all’incontro il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, dott.ssa Carmela Palumbo, il Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, dott. Jacopo Greco, il Dr. Davide D’Amico e la Dr.ssa Tozza, per la parte pubblica. Per DIRIGENTISCUOLA, presenti il Presidente Attilio Fratta e il Dr. Pasquale Annese.

In merito al FUN, il dott. Greco ha inizialmente “snocciolato” le risorse a disposizione derivanti dalle economie, come da legge finanziaria, in considerazione che, stante al vigente CCNL 2016/2018 (più corretto dire 2016/2023 causa tacita proroga di anno in anno in assenza di disdetta!)  la contrattazione integrativa, al pari di tutte le materie elencate nell’art. 5,  deve avvenire a livello nazionale. In seguito ha proposto, come decorrenza, l’a.s. 2023/2024  per consentire di avere un quadro  chiaro delle economie a disposizione, al fine di evitare successive decurtazioni stipendiali. Il Ministero intende altresì favorire un incremento della parte variabile della retribuzione, anche in considerazione delle ulteriori risorse che, dall’a.s. 2024/2025, potranno ricavarsi dalle economie prodotte dalla normativa in tema di dimensionamento.

Presupposto per il passaggio dai CC.II.RR. al CIN è la definizione delle fasce di posizione delle istituzioni scolastiche, questione che DIRIGENTISCUOLA ritiene non più procrastinabile e sulla quale ci sarà un incontro già programmato per il 14 p.v.

Intervenuto sulla questione, il Presidente Fratta:

1)- ha aspramente criticato  il sistema del FUN, inventato da chissà quale mente geniale,  che deve essere, con il rinnovo del CCNL, cambiato estendendo anche alla dirigenza scolastica il FUA, già previsto per le altre dirigenze, in modo che il dovuto venga percepito sin dal primo mese di servizio. La proposta era già prevista nella piattaforma del precedente CCNL ma non passò. Chi deteneva, all’epoca, la maggioranza  al tavolo non la prese neanche in considerazione;

2)- ha denunciato, ancora una volta, il ritardo nell’erogazione del FUN: altra anomalia del mondo scuola. Tutti i dipendenti di qualsivoglia altra amministrazione percepiscono mensilmente lo stipendio completo. I DS anche con anni di ritardo;

3)- ha criticato pesantemente l’assurda situazione kafkiana: bisogna ricorrere alle economie derivanti dal dimensionamento per reperire risorse onde evitare addirittura il ripetersi delle some già percepire, peraltro diverse da regione a regione;

4)- ha ricordato, ancora una volta, che prima del FUN, bisogna perequare le retribuzioni…altra vergogna che si rimanda da oltre 20 anni.

Vista la richiesta di tutte le OO.SS. presenti di procedere urgentemente alla sottoscrizione del CIN prima della mobilità e alla determinazioni delle fasce di posizione delle scuole secondo i criteri NAZIONALI per porre fine alla giungla esistente, la seduta è stata aggiornata al 14/04/2023…anche con incontro non stop. Si valuterà in quella sede l’opportunità di far decorrere il tutto dal corrente anno scolastico o dal prossimo. Di certo la categoria DEVE conoscere prima della mobilità le nuove regole, gli importi e la posizione delle scuole.

Decisamente più spinoso il secondo punto all’o.d.g. La questione relativa alla rotazione degli incarichi dirigenziali ha agitato non poco gli animi negli ultimi mesi, a seguito degli interventi della Corte dei Conti, prima, e dell’ANAC, poi. Nel mese di gennaio DIRIGENTISCUOLA aveva inviato una missiva al Ministro Valditara richiedendo un intervento del dicastero per risolvere l’impasse creatosi – complici gli annunci sensazionalistici dell’USR Lazio – con la dichiarata volontà di disporre la rotazione coatta generalizzata dei dirigenti dopo due mandati. Intervenuta sulla questione anche l’ANAC, che ha suggerito possibili criteri di rotazione senza, però, il preventivo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, si è resa necessaria la richiesta di un confronto con le parti sindacali.

Nel corso dell’odierno incontro, il Ministero ha precisato che, al fine di rendere il più possibile omogenea l’applicazione della normativa in tema di rotazione su tutto il territorio nazionale, i singoli piani anticorruzione predisposti dagli UU.SS.RR. – 18, per l’esattezza –  saranno trasmessi al Ministro per la sottoscrizione. Malgrado la normativa generale in tema di dirigenza preveda il limite dei due mandati, il Ministro è riuscito, con un lungo braccio di ferro, a “strappare” tre mandati tenendo conto  della specificità delle istituzioni scolastiche.

Le OO.SS. presenti, nel prendere atto dei pochi margini di intervento sulla questione, che risulta essere ormai definita e sulla quale il Ministro è già intervenuto positivamente garantendo l’innalzamento del limite ai tre mandati, hanno chiesto all’unisono all’Amministrazione di attivarsi per un incontro tra le OO.SS. stesse e l’ANAC, al fine di consentire l’avvio di un’interlocuzione che possa mettere in risalto la atipicità delle istituzioni scolastiche e la necessità di tenerne conto in relazione alla questione della rotazione.

Le modalità di applicazione e la decorrenza della stessa sarà comunque oggetto di informazione e confronto in sede di incontro per la mobilità del prossimo anno scolastico.

Da subito, però, DIRIGENTISCUOLA, anche per verificare gli esiti dell’ auspicato incontro con l’ARAN, ha evidenziato l’opportunità di rinviare la rotazione soprattutto per due motivi: PNRR e nuove regole sul dimensionamento. Far ruotare i dirigenti dal prossimo anno scolastico  avrebbe effetti devastanti.

 

 

 

 

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