L’annunciata azione di protesta, approvata dal C.N. del 18-20/02/2022, da tenere nel mese di maggio qualora il Ministro dell’Istruzione non avesse tenuto fede agli impegni assunti, entro il mese di aprile, a causa della grave situazione della guerra in Ucraina, è stata sospesa, per senso di responsabilità, dallo stesso Consiglio.
“E’ stata ritenuta – precisa il Presidente Fratta – inopportuna una manifestazione, seppure motivata e giustificata, in questo momento storico a causa della guerra in atto che vede le Istituzioni scolastiche impegnate in prima linea nell’accogliere i profughi. Un grande gesto di responsabilità che ci si augura venga apprezzato dalle forze politiche, in primis dal Ministro Bianchi che si era impegnato a risolvere i problemi della dirigenza scolastica. Provvederò a consegnargli anche personalmente il documento durante l’incontro del 21 p.v., nel corso del quale rifaremo il punto sulla grave situazione in cui versa la dirigenza scolastica. Sono troppi i problemi irrisolti che si trascinano da anni a partire dall’allineamento retributivo. Una grave e inaudita ingiustizia: i dirigenti scolastici hanno un carico di lavoro e responsabilità che non ha confronti con gli impegni dei colleghi di pari fascia che percepiscono circa il doppio della loro retribuzione a causa delle notevoli resistenze di natura soprattutto culturale. La scuola è l’unica amministrazione nella quale i confronti retributivi si fanno in verticale. In tutte le altre amministrazioni le retribuzioni si confrontano in orizzontale: dirigenti con dirigenti; non dirigenti con docenti e ata! Il tabellare e la retribuzione di posizione, parte fissa, di tutti i dirigenti di II fascia è uguale a prescindere dall’ amministrazione di appartenenza; varia, invece, notevolmente la parte variabile e la retribuzione di risultato sia fissa che variabile. Il che non trova alcuna giustificazione”.