Sollecitati da numerosi colleghi, immessi in ruolo nell’ultimo triennio ma anche di lungo corso, che hanno partecipato ai seminari di formazione di DIRIGENTISCUOLA, abbiamo preparato una prima e più organica guida ragionata sulle incombenze richieste dalla legge allo stato degli atti, che mettiamo a disposizione dell’intera categoria, in particolare provando a supportarli nella predisposizione delle delibere del Collegio docenti e del Consiglio d’istituto.
Atteso il differimento dei termini per la predisposizione del PTOF e, quindi, la non urgenza di emanare l’atto di indirizzo da parte del Dirigente Scolastico, a breve sarà anche pubblicato una bozza dell’atto di indirizzo che terrà conto delle disposizioni ministeriali.
In questo consiste la DIVERSITA’ della DIRIGENTISCUOLA.
Mentre le OO.SS. di comparto stanno diramando disposizioni organizzative “di contrato ai provvedimenti sulla scuola, preannunciate a conclusione della Manifestazione Nazionale celebrata al Quirino di Roma l’11/09/2015” dopo aver “rilevato il forte stato di difficoltà e di preoccupazione dei DS alle prese con le problematiche interpretative e attuative della Leggi 107/2015 che si aggiungono ai crescenti impegni e responsabilità pregressi” ;
mentre il “mago dei ricorsi” sta pensando a come far annullare la legge per incostituzionalità e non solo,
DIRIGENTISCUOLA organizza seminari di formazione per fornire strumenti operativi e far acquisire le nuove necessarie competenze, predisponendo CONTRO-VADEMECUM e GUIDE RAGIONATE che possano aiutare i Dirigenti nel loro lavoro.
Le OO.SS. che hanno svenduta la categoria con la sottoscrizione del CCNL 2010 e che hanno scippato la R.I.A. a tutti i dirigenti assunti con i concorsi del 2004, 2006 e 2011, farebbero bene a rimediare ai danni procurati alla categoria chiedendo l’immediata apertura del tavolo negoziale visto che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco contrattuale imponendo al Governo l’apertura dei tavoli dallo scorso luglio.
I Dirigenti scolastici non hanno paura delle nuove competenze e responsabilità. Hanno però il DIRITTO di essere retribuiti come DIRIGENTI e in rapporto alle loro, appunto, competenze e responsabilità, non tanto quanto gli altri dirigenti di pari fascia, ma almeno il doppio, mentre oggi percepiscono la metà!