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Il BENVENUTO DI DIRIGENTISCUOLA AL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’ISTRUZIONE TECNICA PROFESSIONALE

Il BENVENUTO DI DIRIGENTISCUOLA AL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’ISTRUZIONE TECNICA PROFESSIONALE

RILANCIO DELLA FILIERA FORMATIVA TECNOLOGICO-PROFESSIONALE

Pubblichiamo a margine la lettera che DIRIGENTISCUOLA ha inviato oggi al nuovo Direttore Generale dell’istruzione Tecnica e ITS.

Con piacere e con i migliori auspici annunciamo la nomina del Dott. Maurizio Adamo Chiappa alla Direzione generale dell’Istruzione tecnica-professionale ed ITS. Visto il suo background professionale e culturale, le premesse sembrano delle migliori. Nel suo nuovo ruolo istituzionale è stato nei giorni scorsi a DIDACTA BARI ed il 28 E 29 ottobre sarà a EXPOTRAING MILANO RHO-FIERA, due grosse opportunità da non perdere per essere informati sulle novità in cantiere.

Grande sostenitore della filiera 4+2, conosce in prima persona le opportunità che offre l’istruzione tecnica. Si diploma come “perito capotecnico” in informatica all’ITIS Paleocapa di Bergamo nel lontano 1987 e, dopo una laurea in fisica, inizia la carriera di docente presso l’ ITI “ Guglielmo Marconi” di Dalmine (BG), istituzione scolastica di cui poi diviene dirigente nel 2014.

 

Andrà ad occuparsi di un settore nevralgico per la scuola italiana e, più in generale, per la competitività del paese, come testimoniato da tutte le indagini nazionali ed internazionali. Indagini che impongono una seria riflessione. Secondo l’ultimo rapporto OCSE, infatti:

  • i tassi di occupazione dei ragazzi diplomati in un istituto tecnico o professionale italiano, dopo uno o due anni dalla fine del percorso, sono i più bassi in tutta l’area Ocse

 

  • il tasso dei giovani neet under 35 con un diploma tecnico-professionale  si attesta al 28,1%, rispetto al 12% che registrano i coetanei che hanno studiato in un liceo. Dato molto elevato anche se confrontato con la media dell’Ocse del 15,2%.

 

  • anche i dati di Unioncameredimostrano come l’Italia sia la patria del mismatch – ovvero la mancata corrispondenza tra le competenze offerte dalla scuola e quelle richieste dal mondo produttivo – con oltre 140 mila posti di lavoro, riservati a diplomati e laureati, che ogni anno non vengono occupati perché mancano giovani in possesso della preparazione richiesta. «Spesso i diplomati degli istituti tecnici e professionali sono orientati prevalentemente su settori dove la richiesta di manodopera è già ampiamente soddisfatta»

 

  • Dispersione implicita, ovvero l’inadeguatezza del bagaglio di conoscenze raggiunto dagli studenti al termine del ciclo di studi. A questo proposito, l’ultimo  dato registra un costante ritardo del nostro paese rispetto agli altri e riguarda maggiormente l’istruzione professionale, le regioni del Mezzogiorno e coloro che vivono in contesti familiari e territoriali fragili. Aspetto determinato anche «dalle criticità legate al pieno ed efficace sviluppo di metodologie didattiche nuove e personalizzate e ai ritardi nel ripensare gli spazi scolastici». Per questo, si legge nel report e concordano gli esperti del settore, le strategie, le risorse e gli interventi di politica scolastica devono concentrarsi sull’ideazione di nuovi ambienti di apprendimento e su una solida formazione dei docenti (nuovi e in servizio) «affinché tra le mura scolastiche sia favorita l’autonomia di ogni studente nella costruzione dei propri saperi e alla scoperta delle proprie inclinazioni».

 

 

Già nel 2024/2025 sono attivati percorsi sperimentali quadriennali del 4+2, i cui caratteri salienti di seguito si sintetizzano. Sono 176 gli istituti scolastici d’istruzione secondaria di secondo grado che sono partiti nel corso del corrente anno scolastico con la suddetta sperimentazione. Proprio partendo da un’analisi ancorata alla realtà dei dati e delle situazioni reali, scevra da condizionamenti politici o ideologici, contestualizzata per altro in un contesto europeo, DIRIGENTISCUOLA già illo tempore aveva esternato la propria condivisione sull’impianto metodologico-didattico generale della riforma e, nello specifico, sull’istituzione della filiera 4+2, evidenziandone i seguenti aspetti di positività:

 

  1. adeguamento costante dei curricoli degli istituti tecnici alle esigenze del sistema produttivo, con lo sguardo orientato alle innovazioni del Piano Industria 4.0, agli obiettivi del PNRR, secondo una prospettiva di sostenibilità ambientale;
  2. definizione dei  curricoli degli istituti tecnici organizzati per Aree, con la previsione di un’area di istruzione generale  con le discipline generali di base; un’area di indirizzo flessibile per il settore economico e per il settore tecnologico-ambientale all’interno della quale si prevede una quota di curricolo a disposizione della scuola, ed un’area territoriale per una curvatura sulle esigenze del contesto territoriale.
  3. aumento delle quote orarie di flessibilità ed autonomia;
  4. definizione delle misure sull’internazionalizzazione e sulla necessità di attivare “misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione degli istituti al fine di realizzare lo Spazio europeo dell’istruzione in coerenza con  gli  obiettivi  dell’Unione europea in materia di istruzione e formazione professionale”;
  5. modifica prevista per l’insegnamento di discipline non linguistiche in modalità CLIL che dovrà essere attuata a partire dal 3° anno, ma solo per 1/3 del curricolo della disciplina;
  6. aumento delle compresenze, personalizzazione dei percorsi, progettazione dei PCTO già dal secondo anno del primo biennio, anche se in forma facoltativa.

 

Minor condivisione, invece, continuiamo a manifestare su altri aspetti legati all’erogazione della prestazione lavorativa e gestione degli organici, quali:

 

  1. l’assenza di indicazioni chiare rispetto all’utilizzo delle quote di autonomia e flessibilità che continuano ancora ad essere subordinate alla presenza di perdenti posto a livello di istituzione scolastica o esubero a livello provinciale;
  2. assenza di un piano di formazione obbligatorio del personale docente, elemento centrale per dare respiro ed implementazione ad un processo di riforma così importante. E’ di tutta evidenza come la previsione della Legge 107/2015 in materia di formazione permanente sia stata vanificata dalla sottoscrizione di una norma pattizia capestro, di cui al CCNL COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA 2019/2021, che vincola la formazione all’interno delle 40 +40 ore funzionali obbligatorie, e restringe gli effettivi spazi di formazione;
  3. mancata attuazione da parte degli ATP della disposizione che prevede un’invarianza di organico, sia pur in un percorso di 4 anni, e non cinque.

 

Ricordiamo, a riguardo,  che con la legge 8 agosto 2024, n.121, dal 6 settembre 2024,  è entrata in vigore  l’ISTITUZIONE DELLA FILIERA FORMATIVA TECNOLOGICO-PROFESSIONALE. L’art.1 della suddetta legge, infatti, ha introdotto l’art.25bis nel D.L. 23 settembre 2022, n. 144, convertito con modificazioni dalla L. 17 novembre 2022, n. 175 (Misure per lo sviluppo della filiera formativa tecnologico-professionale). Decreto legge, quest’ultimo, che agli articoli 26, 27 e 28 ha previsto poi rispettivamente la RIFORMA DEGLI ISTITUTI TECNICI, la RIFORMA DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI, e la costituzione dell’OSSERVATORIO PER L’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE.

 

Con il D.L. 113/2024, rubricato “Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico”, e ribattezzato Decreto Omnibus, convertito con L. 143/2024, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 dell’8 ottobre 2024, si prospettano, inoltre, interessanti opportunità  per la filiera tecnico-professionale e per il nuovo Direttore.

L’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è stato, di fatto, modificato per destinare le risorse al miglioramento delle infrastrutture, delle piattaforme tecnologiche, dell’innovazione digitale e al potenziamento dei laboratori innovativi legati all’Industria 4.0.  A breve è prevista l’emanazione di un nuovo decreto per l’attivazione dei percorsi relativi all’ a.s 2025/26.

 

DIRIGENTISCUOLA, sempre molto attenta alle novità ordinamentali, per supportare i dirigenti scolastici, ha predisposto nell’area riservata dell’Agenda 365  un corposo pacchetto formativo contenente:

 

  1. SCHEDA TECNICA DI APPROFONDIMENTO.
  2. FAQ MIM
  3. ABSTRACT PERCORSI 4+2
  4. LINEE GUIDA: INTERNAZIONALIZZAZIONE, ORIENTAMENTO, PASSAGGI TRA IP e IeFP, STEM
  5. SLIDE

 

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