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IL PIANO ESTATE 2024 NELL’ INCONTRO AL MINISTERO.

IL PIANO ESTATE 2024 NELL’ INCONTRO AL MINISTERO.

Si è svolto oggi l’incontro tra MIM e OO.SS.  Al centro dell’informazione odierna il Piano Estate 2024, anticipato alle scuole con nota ministeriale dell’11 aprile scorso. La dottoressa Montesarchio ha illustrato le finalità del Piano per il potenziamento delle competenze, per l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni, per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025, composto di diverse azioni e risorse finanziarie: in particolare, di risorse provenienti da PNRR e PON 2014-2020 a cui si aggiunge un consistente stanziamento legato al Programma Nazionale “PN Scuola e Competenze 2021-2027.

Sono stati anticipati i contenuti dell’avviso di prossima emanazione con previsione di adesione volontaria entro il mese di maggio 2024. Un avviso semplificato che ogni istituzione di ordine e grado, con esclusione della scuola dell’infanzia, potrà tradurre in progetti concreti, in assenza di vincoli di target, secondo le esigenze e le caratteristiche della propria utenza.  Un’unica piattaforma -SIF 2127- consentirà anche una semplificazione gestionale, riunendo in un’unica area digitale l’aspetto procedurale e l’aspetto finanziario, con possibilità di accessi personalizzati per ciascuna figura coinvolta nel progetto.

La progettualità finalmente autonoma da parte delle scuole sarà sottoposta ad autorizzazione secondo una scala di punteggi che terrà conto di vincoli o principi di ordine generale, trasversale e specifico quali il tasso di abbandono, status socio–economico delle famiglie, dispersione territoriale, parità di genere, coerenza con il PTOF e con il riconoscimento di livelli di “premialità” rintracciabili nell’assenza di finanziamenti pregressi e capacità progettuale già verificata.  Altro punto di forza la possibilità di sinergia con il territorio – Enti locali – Associazioni – Terzo settore.

DIRIGENTISCUOLA presente all’incontro ha puntualizzato che,  per quanto si possa apprezzare l’ulteriore offerta di fondi e l’orientamento progressivo verso la semplificazione procedurale, che auspichiamo si realizzi anche per il piano PNRR,  tutte le azioni progettuali, per quanto possano essere perfette nei loro assunti teorici, non tengono mai conto dei dati di fattibilità operativa.

A fronte delle ingenti risorse che piovono sulle scuole da due anni e sempre con tempi di realizzazione assai contingentati, queste non vanno mai nella direzione di colmare le carenze strutturali, organizzative e di organico con cui ogni progettazione va poi a impattarsi e che finisce con il risultare determinante per l’efficacia di ogni apprendimento.

A scuola tutto grava sulle due figure apicali – DS e DSGA. Si fanno sempre i conti con la mancanza di figure intermedie formate cui affidare compiti e funzioni autonome. L’organico ATA – collaboratori e assistenti amministrativi– sempre più carente è un elemento chiave che condiziona l’inizio, lo svolgimento e la fine di ogni azione orientata all’ampliamento dell’offerta formativa. E ci spiace constatare, in ogni incontro con il MIM, che nessun investimento continuo è indirizzato al potenziamento delle risorse umane che assumono sempre più la connotazione di un dettaglio e non di aspetto cruciale da affrontare una volta per tutte.

È stato evidenziato in parallelo un altro aspetto per noi determinante: lo stato della sicurezza dei locali scolastici. Risorse ingenti che non possono essere mai spese per la creazione di ambienti di apprendimento sicuri e accoglienti è un altro aspetto che deve essere affrontato, prima di poter accogliere gli studenti in strutture al limite della legalità anche nei mesi estivi.

Riteniamo, infine, che la sovrapposizione di azioni contemporanee di chiusura dell’anno scolastico, di apertura della scuola agli studenti nei mesi estivi e di organizzazione del nuovo anno, sia una ulteriore compressione organizzativa che i dirigenti scolastici e il personale tutto non possono più permettersi , dopo un lungo anno di progettualità PNRR che sta monopolizzando non solo la vita amministrativa della scuola, ma anche quella personale di tutti gli operatori.

Ed è comunque un peccato ancor di più constatare che le risorse finanziarie in atto non raggiungono gli obiettivi sperati di crescita e sviluppo strutturale del sistema scuola.

 

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