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IL SUCCESSO DELLA TASK FORCE NELLA DIFESA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

IL SUCCESSO DELLA TASK FORCE NELLA DIFESA DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

Una manifestazione straordinaria, che ha visto un’azione salda e unanime da parte della task force di DIRIGENTISCUOLA,  quella che si è svolta ieri, 19 marzo,  sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. La solidarietà e la vicinanza alla collega dirigente scolastica, ingiustamente chiamata a rispondere davanti all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, è stata occasione per esprimere nuovamente la ferma condanna di atti e atteggiamenti vessatori nei confronti dei dirigenti scolastici.

I fatti in questione, già ampiamente rappresentati, hanno ieri riportato all’attenzione, le illegittimità del procedimento disciplinare  e le contraddizioni che lo caratterizzano. Le voci corali di protesta, che per due ore si sono fatte sentire, hanno puntualmente messo in luce tutte le discrepanze di una situazione che appare surreale nel suo inizio e nel suo svolgimento.

Più di un centinaio di dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia hanno risposto all’appello, dimostrando che le ingiustizie, quando si manifestano, devono essere contrastate con coraggio e determinazione.

La collega veneta, nel frattempo, era in audizione per difendersi, assistita con competenza dalla nostra organizzazione sindacale, nella persona di Francesco Nuzzaci, che ha sempre garantito la tutela della dignità dei dirigenti scolastici.  Il Presidente  Fratta, e i due vice, Annese e Mugnai, sono stati ricevuti, nel contempo,  dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Veneto, su sua esplicita richiesta, per un incontro chiarificatore delle ragioni della protesta. Un incontro carico di denuncia contro un sistema che cerca di minare l’autonomia e il ruolo fondamentale dei dirigenti scolastici.

Le parole della task force non sono passate inosservate, non solo per la forza dei contenuti, ma anche per l’eco che la protesta ha suscitato tra i giornalisti. La stampa locale e nazionale ha dato ampio risalto alla notizia, sottolineando la gravità di una situazione che, per le sue implicazioni, non può essere ignorata. Il caso, infatti, non riguarda solo la singola dirigente coinvolta, ma solleva interrogativi ben più ampi sulla tutela dei diritti dei lavoratori e sul rispetto delle procedure in ambito amministrativo.

Muovere accuse spropositate contro una collega, che ha commesso un errore, non diverso da quelli che avvengono quotidianamente negli uffici periferici del Ministero e che rimangono impuniti,  non può essere tollerato. L’errore è stato prontamente corretto dalla dirigente, ma la reazione irrazionale delle istituzioni ha reso il caso un esempio lampante delle storture di un sistema che, invece di proteggere, sembra sempre più perseguitare chi lavora con dedizione per il bene della scuola. La questione non è solo amministrativa, ma tocca un piano più profondo. Le contestazioni mosse contro una dirigente che ha lavorato con impegno per la comunità scolastica rappresentano un chiaro segnale che qualcosa non funziona. È una vicenda che lascia aperti dubbi sulle vere intenzioni di chi, per dovere istituzionale, dovrebbe difendere e sostenere il lavoro dei dirigenti scolastici, anziché metterli sotto assedio.

E, purtroppo, il caso del Veneto non è un’eccezione. Altri episodi simili stanno emergendo in diverse regioni, sebbene con minore intensità e assurdità rispetto a quanto raccontato per il Veneto. DIRIGENTISCUOLA , che ha sempre lottato per la difesa della categoria, ha annunciato che continuerà a monitorare la situazione e, se necessario, mobiliterà nuovamente la sua task force per contrastare situazioni paradossali e contrarie alle procedure.

La task force di  DIRIGENTISCUOLA  ha dato ieri un segnale importante, pur consapevole che è solo l’inizio.

Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a manifestazioni di ingiustizia, e questa mobilitazione rappresenta solo l’inizio di una battaglia che non vedrà nel sindacato mai la resa. Auspichiamo che il Ministro intervenga. Abbiamo richiesto la sua attenzione sul caso ancora prima della mobilitazione. Alcuni dirigenti periferici che si ergono a giudici inflessibili e che interpretano un costante ruolo di minaccia alla serenità dei dirigenti scolastici, non possono avere rapporti con le istituzioni scolastiche. Ricordiamo che gli uffici periferici del Ministero hanno l’obbligo giuridico di supportare e sostenere i processi delle scuole autonome e con esso il dovere istituzionale di tutelare il ruolo professionale dei dirigenti scolastici, che sono dirigenti dello Stato

 

RASSEGNA STAMPA 

GZ 20.3.25

CORRIERE

 

https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2025/03/venezia-mestre-protesta-dirigenti-scolastici-tutta-italia-sotto-ufficio-scolastico-regionale-veneto-75102bef-18bc-47d4-9ff2-cd2546e9a712.html?nxtep

https://www.padovaoggi.it/attualita/valditara-ufficio-scolastico-provvedimento-disciplinare-padova-20-febbraio-2025.html

https://www.pressreader.com/italy/corriere-del-veneto-padova-e-rovigo/20250220/281788519789464

 

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