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INCONTRO AL MINISTERO: TAVOLO NEGOZIALE INSODDISFACENTE

INCONTRO AL MINISTERO: TAVOLO NEGOZIALE INSODDISFACENTE

Si è svolto oggi l’incontro tra il Ministero dell’Istruzione e le OO.SS. d’Area per la prima seduta di contrattazione sull’indennità di risultato relativa all’a.s. 2023/24 e l’aggiornamento da parte dell’amministrazione sulle risorse del Fondo Unico Nazionale relativo all’a.s. 2024/25.

Per l’amministrazione erano presenti i Capi Dipartimento dott. Jacopo Greco e dott.ssa Carmela Palumbo, la dott.ssa Antonella Iunti, nuovo Direttore Generale della DGRUF, il dott. Davide D’Amico e il dott. Fabrizio Manca.

In apertura, il Capo Dipartimento dr. Jacopo Greco ha comunicato che per poter procedere all’apertura del tavolo negoziale relativo al FUN 2024/25, che tenga conto nella quantificazione delle risorse anche delle economie derivanti dal dimensionamento del 2024/25 (stimate in circa 2,6 milioni di euro lordo stato), sarà necessario attendere un intervento normativo che accerti tali risorse. Su precisa domanda del Presidente Fratta è emerso che, attualmente, lo stanziamento delle risorse cui l’amministrazione fa riferimento rimane incerto, in quanto non è ancora chiaro in quale legge saranno effettivamente inserite. Nonostante i solleciti, le diffide e le interlocuzioni anche informali intercorse tra DIRIGENTISCUOLA e l’amministrazione, le risorse non sono state ancora allocate in modo concreto, lasciando aperta la possibilità che l’allocazione avvenga solo dopo l’approvazione di una legge futura.

Non è ancora stato chiarito se queste risorse verranno incluse nella legge di bilancio, in un decreto legge dedicato o in un altro provvedimento normativo. Il rischio è che il continuo rinvio possa penalizzare ulteriormente i dirigenti scolastici che attendono di conoscere la quantificazioni delle voci stipendiali, prolungando una situazione di stallo che non giova di certo alla categoria.

Dopo la dichiarazione di inammissibilità dell’emendamento dei tre milioni di euro lordo stato a beneficio delle retribuzione dei DS, inizialmente inserito nel Decreto Omnibus, l’amministrazione non è ancora in grado di chiarire tempi e modalità di intervento.  Avevamo già avuto consapevolezza che il ritardo nell’avvio del tavolo negoziale fosse dovuto anche alle questione dei 3 milioni di euro, ma non immaginavamo oggi di parlare di FUN 24/25 senza ancora dati concreti.  

Dura la reazione del PresidenteFratta, come si evince dal vocale (vedi in calce).  

Tenuto conto che queste risorse aggiuntive consentirebbero un incremento dell’indennità di posizione quota variabile annua di circa 300,00 euro lordo dipendente, poca cosa rispetto a quanto sempre richiesto, DIRIGENTISCUOLA ritiene che sia più opportuno procedere alla chiusura della Contrattazione in tempi rapidi con la certezza della risorse odierne. Nulla vieta integrazioni successive. Fino a quando non ci sarà la sottoscrizione del CIN 2024/25 non sarà possibile adeguare le retribuzioni dei dirigenti scolastici che continuano a percepire nello stipendio l’indennità di parte variabile sulla base del CIN 2023/24.

Se si pensa che solo dopo la sottoscrizione del CIN 24-25 tale risorse saranno conguagliate, ci mettiamo nei panni di chi, con conguagli a debito, sarà costretto a restituire quanto percepito anche dopo 6/8 mesi. Situazione sicuramente inaccettabile a fronte di un beneficio di pochi euro mensili al netto delle ritenute!

Per quanto riguarda invece la retribuzione di risultato l’amministrazione ha presentato al tavolo una prima proposta che andrà rivista in quanto, come rilevato da DIRIGENTISCUOLA e dagli altri presenti, non rispetta previsto dall’art. 7 del CCNI 1° agosto 2023  nel quale è stato stabilito che “Nelle more della definizione del Sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, la retribuzione di risultato, come definita dall’articolo 2, comma 2, maggiorata della risorsa residuale all’esito delle retribuzioni di posizione e di reggenza gravanti sulla porzione pari all’85% del fondo unico nazionale, è commisurata al rapporto tra i livelli di retribuzione di posizione relativa all’istituzione scolastica”.

I calcoli proposti oggi dall’amministrazione devono, dunque, essere rifatti e per questo non meritevoli di essere riferiti all’esterno.

Per il resto, le due ore di incontro hanno avuto uno svolgimento disorganizzato e confuso. Non solo non è stato rispettato l’ordine del giorno, che prevedeva la trattazione dei due argomenti succitati, ma si è andati a ruota libera su altri argomenti non posti all’ordine del giorno, sicuramente di estrema importanza, per i quali abbiamo chiesto puntuale e precisa calendarizzazione con allegazione preventiva di documentazione. Uno tra questi, la valutazione dei dirigenti scolastici, legata alla retribuzione di risultato e alla perequazione stipendiale.

DIRIGENTISCUOLA non ci sta a svuotare i significati delle cose affidandoli al caso: se si deve affrontare il tema della valutazione abbiamo bisogno in primis del decreto ministeriale atteso da mesi per dare senso compiuto a una procedura senza vie d’uscita da ben 24 anni.

DIRIGENTISCUOLA continua a stigmatizzare gli atteggiamenti e i comportamenti inconcludenti che acquistano sempre più il sapore di strategie di “evitamento”, chiedendo, ancora una volta, di affrontare con serietà le questioni che contano con impegno e risultati concreti. Unica nota positiva della giornata è l’aver finalmente avuto contezza che il tema della valutazione non interessa solo DIRIGENTISCUOLA, ma anche qualche altra sigla sindacale.

Tuttavia, resta da vedere se manterrà la propria posizione o se, di fronte ai richiami, farà un passo indietro.

Noi certamente non ci fermeremo finché non sarà garantito il rispetto delle norme e i diritti della categoria.

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