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ARAN

Ci eravamo sbagliati! Nel comunicare la convocazione dell’ARAN per la ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL Area Istruzione e Ricerca, avevamo invitato la categoria a stare all’erta pensando che le trattative si sarebbero svolte durante la pausa estiva con la firma del CCNL in estate.

In apertura di seduta il Presidente Gasparrini ha subito precisato che le trattative sarebbero state riprese all’inizio di settembre, dopo la pausa estiva. Con battuta ironica e sarcastica, durante il proprio intervento, la CISL ha dichiarato testualmente che i dirigenti dopo che gli abbiamo tolto la chiamata diretta quest’anno possono andare in vacanza! Facile prevedere, quindi, che il CCNL sarà firmato quando starà per scadere e, contestualmente, bisognerà disdirlo per avviare le trattative per il rinnovo del CCNL 2019/2021.

Alla fine del primo incontro, il 14 maggio, l’ARAN aveva preannunciato che il prossimo incontro sarà convocato entro dieci giorni (ossia entro il 24 maggio e non il 24 luglio!) per avviare le trattative inerenti le relazioni sindacali.

Sorpresa! L’ARAN è andata subito al nocciolo duro: la retribuzione. Sono state sciorinate le cifre a disposizione previste dall’atto di indirizzo, dalla finanziaria e dalla 107. Cifre che erano e sono note a tutti! Oltre agli aumenti la cui percentuale è uguale per tutti (0,36% per il 2016; 1,09% per il 2017; 3,48 % per il 2018) con importi ovviamente più bassi per i dirigenti scolastici, l’ARAN ha ricordato le risorse delle legge di bilancio inerenti l’allineamento retributivo (…progressivo!) della parte fissa della retribuzione di posizione (37 milioni per il 2018; 41 per il 2019; 96 per il 2020) e quelle previste dall’art. 1, c. 86 delle legge 107/15 (35 milioni). Quindi veloce giro di tavolo e arrivederci a settembre.

Nel proprio intervento DIRIGENTISCUOLA ha evidenziato che l’allineamento retributivo della sola parte fissa della retribuzione di posizione è una magra consolazione (circa 8.500 euro di differenza) e non servirà a calmare la categoria. Bisognerà allineare la parte variabile oltre alla retribuzione di risultato. Ha invitato l’ARAN a leggere, se non ancora fatto, la piattaforma elaborata e inviata da DIRIGENTISCUOLA soprattutto per la parte normativa che è diventata emergenza al pari di quella salariale. Ha evidenziato che bisogna cambiare sistema di calcolo per quanto riguarda il FUN (che ci si augura diventi FUA): i conteggi vanno fatti tenendo conto del numero delle istituzioni scolastiche e non del personale in servizio è uno dei tanti paradossi del pianeta scuola – ha ironizzato il Segretario Fratta –  si calcolano i fondi in base al personale in servizio che poi deve “reggere” le circa 2.000 sedi vacanti con pagamento delle reggenze a carico del fondo regionale aggiungendo che è ora che le reggenze vengano retribuite dallo Stato integralmente: è l’unica categoria che paga con i propri soldi le reggenze. L’assenza di circa il 30% dei candidati alla prova preselettiva del concorso svoltasi ieri e le continue richieste di restituzione al ruolo di provenienza, che bisognerà prevedere con il rinnovo del CCNL, è un segnale allarmante che non può essere sottovalutato. A fronte di circa 600.000 docenti in possesso dei requisiti per partecipare al concorso per dirigenti scolastici, hanno presentato domanda 34.580 e si sono presentati alla prova preselettiva solo 24.082… oltre 10.000 persone hanno preferito andare al mare! Ha concluso l’intervento invitando tutte le OO.SS. presenti al tavolo ad essere uniti nel recuperare la dignità della categoria evidenziando che è tale l’assuefazione che si ritiene normale sottoscrivere un contratto a due mesi dalla scadenza e magari disdirlo nei sei mesi prima previsti onde avviare le trattative per il rinnovo…di un contratto non ancora firmato. La seduta ha termine con un arrivederci a settembre!

GABINETTO MIUR

Alle ore 13 DIRIGENTISCUOLA, come da appuntamento fissato in precedenza, ha avuto un lungo colloquio con l’ufficio di Gabinetto del Ministro. Preso atto che il Gabinetto non era a conoscenza delle problematiche che assillano la categoria, il Segretario Fratta ha consegnato un pro-memoria facendo il punto della situazione:

– dal 22 al 26 maggio 2017 DIRIGENTISCUOLA ha organizzato un sit-in davanti al MIUR con sciopero della fame e della sete;

– nel pomeriggio del primo giorno il Ministro pro-tempore ha ricevuto una delegazione dell’associazione chiedendo la sospensione dello sciopero della fame e della sete impegnandosi ad attivare immediatamente i tavoli tecnici della sicurezza, della semplificazione, della dirigenza e della valutazione;

– è stato perfino fissato un cronoprogramma e si è lavorato quasi tutta l’estate;

– a settembre l’Amministrazione si era impegnata a mettere in atto quanto concordato partendo dalla eliminazione delle “molestie burocratiche”;

– la promessa non è stata mantenuta; sono passati alcuni mesi; dopo il referendum si è iniziato a parlare di caduta del Governo; poi le elezioni …e la situazione si è addirittura aggravata;

– è stato faticoso trattenere la rabbia della categoria oltremodo indignata per le promesse non mantenute.

Abbiamo aspettato pazientemente la formazione del nuovo Governo e la nomina del Ministro, abbiamo chiesto e sollecitato un urgente incontro con lo stesso per fare il punto della situazione. Chiediamo al Ministro l’impegno a riaprire i tavoli quanto prima anche per dare un segnale di cambiamento alla categoria determinata a consegnare le chiavi e a non riaprire le scuole a settembre. In primis – ha aggiunto Fratta – bisogna modificare il decreto 81 sulla sicurezza specie per quando concerne le responsabilità dei dirigenti, da non confondere con la negligenza, che devono essere, invece, imputate agli enti proprietari degli edifici scolastici. Abbiamo consegnato proposte, emendamenti, testi di legge e abbiamo chiesto al Governo uscente, cosa che rinnoviamo all’attuale, di prendere atto che trattasi di emergenza e che il problema va affrontato e risolto con un decreto legge, atteso che un normale iter legis richiederebbe almeno due anni di tempo e la categoria non può aspettare tanto tempo.

Altro problema da affrontare urgentemente l’appalto per la pulizia delle scuole che ha messo in crisi le istituzioni scolastiche delle province di Latina e Frosinone. L’Amministrazione non può agire alla Ponzio Pilato abbandonando i dirigenti a se stessi. L’Amministrazione deve intervenire immediatamente e prima dell’inizio dell’anno scolastico. Anche per questo problema DIRIGENTISCUOLA ha consegnato la documentazione del caso.

Infine sono stati affrontati i problemi che riguardano comportamenti illegittimi e irregolari da parte di alcuni Uffici scolastici regionali e dei quali non facciamo menzione per motivi di privacy. E’ stata depositata copiosa documentazione ed è stato chiesto un intervento anche sanzionatorio nei confronti dei responsabili e di quanti avrebbero dovuto intervenire giocando allo scarica barile.

Se questo è il Governo del Cambiamento – ha concluso Fratta – ci aspettiamo che le cose cambino anche con la rimozione di chi ha abusato del proprio potere e di chi li ha coperti. Bisogna avere il coraggio di agire anche con determinazione per rimuovere situazioni consolidate e tollerate.

L’ufficio di Gabinetto ha ringraziato per il quadro preoccupante ma esaustivo e per la disponibilità alla massima collaborazione, che è stata assicurata, e ha garantito l’impegno del Ministro.

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