Il 6 u.s. ha avuto luogo l’annunciato incontro in intestazione, rinviato più volte per il “giallo” scoperto nell’incontro del 29/11/2022.
L’incontro è iniziato con il Ministro ed è proseguito con i nuovi vertici del Gabinetto.
Sono stati illustrati i problemi della dirigenza, incancreniti nel tempo e mai risolti, a partire dall’allineamento retributivo, la semplificazione e la sicurezza.
Ricostruiti storicamente i vari problemi, analizzate le motivazioni e i responsabili delle mancate soluzioni, DIRIGENTISCUOLA ha chiesto l’immediata ri-apertura dei relativi tavoli avviati dall’allora ministra Fedeli, finiti nel dimenticatoio a causa del turnover dei ministri: quattro in quattro anni!
Oltre ad illustrare tutti i problemi, DIRIGENTISCUOLA ha consegnato un corposo dossier e, in particolare, la storia dell’ “INCOMPIUTA”, ovvero della mancata perequazione.
Alla presentazione del noto prospetto elaborato sin dal suo nascere da DIRIGENTISCUOLA, i presenti …sono saltati dalla sedia!! Non potevano credere che i dirigenti scolastici, nonostante i carichi di lavoro e le connesse responsabilità, percepiscano circa la metà della retribuzione dei colleghi di pari fascia. Dovrebbe essere esattamente il contrario!
DIRIGENTISCUOLA ha evidenziato la necessità di dare priorità alla perequazione tenendo fede all’impegno già assunto dal Governo, annunciando la mobilitazione della categoria che, dopo oltre vent’anni di promesse e prese in giro – da chi, ahimè, avrebbe dovuto tutelarla – è stata costretta, nel 2017 a scendere in piazza con lo storico sit in di cinque giorni, oltre allo sciopero della fame e della sete. Tale azione di protesta indusse il Governo ad avviare la perequazione con il riconoscimento della parte fissa della retribuzione di posizione, riconosciuta con il CCNL 2016/2018, e con l’impegno di allineare definitivamente le retribuzioni con il CCNL 2019/2021: un contratto già scaduto da un anno e che, forse, vedrà la luce nel 2023; una vergognosa anomalia che bisogna assolutamente eliminare.
Il Ministro, condividendo le istanze, ha dichiarato che se, non si riuscirà a stanziare la somma necessaria nella legge di bilancio, a causa della blindatura della stessa, cercherà di reperire in altro modo i fondi necessari. Ciononostante, DIRIGENTISCUOLA ha consegnato copia dell’emendamento già trasmesso alle commissioni cultura e bilancio di Camera e Senato.
DIRIGENTISCUOLA, inoltre, ha chiesto:
- L’emanazione urgente del bando di concorso nelle sole regioni che hanno capienza di posti, assegnando le sedi dopo l’esaurimento della graduatoria del concorso del 2017 e il rientro degli “esiliati”.
- Lo scorrimento della graduatoria del concorso chiesto con la diffida del 14/10/22 e ribadito nella replica del 21/10/2022.
- Il rinnovo del CSPI scaduto nel 2020, le cui elezioni, a macchina elettorale già avviata, sono state sospese SINE DIE, sempre per “colpa” del Covid, con nota n. 4086 del 25/02/2021. Inciucio denunciato da DIRIGENTISCUOLA. Chi e perché non vuole indire le elezioni? Chi è complice di questa ulteriore vergogna?
- La revisione degli obsoleti OO.CC. Se ne parla da almeno trent’anni!!
- L’eliminazione delle molestie burocratiche, già individuate dal tavolo tecnico.
- L’Affidamento degli incarichi nelle 489 sedi normo dimensionate dalla legge finanziaria; norma praticamente abrogata dall’esecutivo che ha costretto DIRIGENTISCUOLA a ricorrere al Giudice. La copertura delle 489 avrebbe consentito e consentirà all’amministrazione, esaurita la graduatoria, di sanare tutte le situazioni pendenti a partire da quella dei vincitori che sono stati costretti a rinunciare all’incarico, assicurerà un dirigente ad ogni scuola ed eliminerà altrettante reggenze.
L’incontro si è concluso con l’impegno di un altro incontro dopo la lettura e lo studio della corposa documentazione consegnata.
Fratta: “Possiamo ritenerci soddisfatti dell’attenzione e dell’impegno dell’Amministrazione che è stata sommersa da una montagna di problemi che, purtroppo, non erano noti alla maggior parte dei presenti che solo da pochi giorni fanno parte del nuovo Gabinetto. Ho assicurato loro tutto il nostro appoggio e la nostra disponibilità. Ma ho anche detto che la categoria è pronta a un nuovo e più incisivo sit in se non sarà assicurata la perequazione: è uno scandalo ed una vergogna alla quale bisogna porre fine. Per troppo tempo la categoria è stata presa in giro e tradita da chi avrebbe dovuta tutelarla, con promesse e rinvii …alla prossima tornata!”