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INCONTRO DEL 12 APRILE AL MIUR TERZO COMUNICATO LA PEREQUAZIONE RETRIBUTIVA

INCONTRO DEL 12 APRILE AL MIUR TERZO COMUNICATO LA PEREQUAZIONE RETRIBUTIVA

Dulcis in fundo! Abbiamo voluto lasciare per ultimo l’argomento più importante per la categoria per verificare quale risalto sarebbe stato dato allo stesso nei vari comunicati.

NESSUNO! L’unica preoccupazione il fallito tentativo di fa annullare la valutazione per poter negare una retribuzione di risultato pari a quella degli altri dirigenti di pari fascia!

Eppure il Capo Gabinetto, Sabrina Bono, alla specifica richiesta della DIRIGENTISCUOLA e, ad onor del vero, dell’ANP, in conseguenza alla proclamazione dello stato di agitazione della categoria, ha, come un fulmine a ciel sereno, comunicato che la ministra Fedeli, chiederà, nell’atto di indirizzo per l’avvio delle contrattazioni per il rinnovo del CCNL ormai fermo 2010, la perequazione retributiva, nonostante alla stessa abbiano già rinunciato le OO.SS. firmatarie dell’accordo, che non ha nessun valore legale, del 30/11/2017.

A dimostrazione delle volontà della Ministra Fedeli la Dr.ssa Bono ha annunciato la convocazione di un tavolo tecnico per calcolare le somme necessarie, atteso che le cifre diffuse dalle varie OO.SS. sono spropositate.

Niente di più vero! Chi predica bene e razzola male ha “sparato cifre” astronomiche per poter concludere che la perequazione è giusta ma la somma prevista è così alta che non è possibile reperirla. C’est-à-dir il sogno è bello ma irrealizzabile. L’ennesima bufala o strategia per rinunciare alla perequazione e lo attestano i calcoli elaborati dalla DIRIGENTISCUOLA nella propria piattaforma.

La notizia avrebbe dovuto far sobbalzare il tavolo! E, invece, nessun commento, nessuna reazione, quasi indifferenza.

Perché una simile comunicazione?

Sarà vera o si tratta solo di un tentativo per far revocare lo stato di agitazione e la prevista manifestazione, con sit-in permanente, che DIRIGENTISCUOLA ha programmato a partire dal 22 maggio?

Anche a voler credere alle buone intenzioni della Ministra Fedeli, cosa ne pensa il ministro Padoan? E’ disposto a reperire le risorse necessarie?

Soprattutto, perché la notizia è stata accolta quasi come una doccia fredda?

Sarebbe l’ennesimo paradosso o anomalia della SPECIFICITA’ (= DIVERSITA’) della DIRIGENZA SCOLASTICA: l’Amministrazione ritiene giusta la perequazione retributiva e intende concretizzarla e le OO.SS. si oppongono, vi rinunciano per ben altri interessi…ma gridano allo scandalo, parlano di emergenza salariale non più rinviabile!

DIRIGENTISCUOLA, nel prendere atto della notizia, nel credere alla sicura buona fede della Ministra Fedeli e nel Suo impegno, ha precisato che le promesse non bastano. Le promesse sono state tante, ma tutte puntualmente disattese.

Quindi fino a quando non saranno reperite e messe sul tavolo le somme necessarie per ridare ONORE e DIGNITA’ alla categoria, lo stato di agitazione proseguirà…magari per appoggiare la richiesta della Ministra Fedeli.

“Se la categoria saprà essere determinata e compatta – commenta il Segretario Fratta – la perequazione ci sarà e la categoria recupererà la dignità calpestata. Il Governo, come ho detto e ridetto, ha bisogno di sentire il fiato addosso della categoria che, per troppi anni, è stata alla finestra a guardare e a farsi prendere in giro da chi avrebbe dovuto tutelarla. Deve rendersi conto che facciamo sul serio, che siamo determinati, che non siamo più disposti a subire passivamente; che, soprattutto, non facciamo ammuina, non proclamiamo stati di agitazione organizzandoli in modo che falliscano o solo per calmare gli animi dei soci esasperati, magari tranquillizzando perfino l’Amministrazione che si tratta di fiction!

Intanto registriamo questo primo grande successo: l’impegno della Ministra che, evidentemente oltre ad aver capito che siamo decisi e determinati ad andare fino in fondo, a fare lo sciopero della fame, a incatenarci, a organizzare un sit-in permanente, ha anche letto la mole di documenti che le abbiamo consegnato rendendosi conto che le nostre rimostranze sono più che legittime.”

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