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La Preside, due intoccabili e il Direttore generale del Piemonte.- PETIZIONE RACCOLTA FIRME

La Preside, due intoccabili e il Direttore generale del Piemonte.- PETIZIONE RACCOLTA FIRME

La Dirigente scolastica Maria Neve Rossi del “Regina Margherita”di Torino, rilevati dei comportamenti illeciti di alcuni docenti, rimette gli atti per la loro gravità al Direttore dell’USR del Piemonte Manca per i dovuti provvedimenti disciplinari. Per tutta risposta questi ordina alla dirigente di archiviare i procedimenti di due dei docenti incisi. La dirigente Rossi chiede al direttore Manca un ordine di servizio per archiviare i procedimenti e questi, con un pretesto infondato, sospende dal servizio la dirigente scolastica, rea di non aver archiviato il caso riguardante due “intoccabili” difesi dai sindacati.

Questa in estrema sintesi la vicenda denunciata alla Procura della Repubblica di Torino, al Ministro Fedeli, all’Ispettorato presso la P.F. e all’ANAAC da Attilio Fratta , Segretario Generale del Sindacato Dirigentiscuola-Di.S.Conf. Una vicenda paradossale dal sapore kafkiano o, per rimanere nei nostri confini nazionali, una storia vera che avrebbe sicuramente ispirato la vena amara e disincantata dello scrittore di Racalmuto, Sciascia, che sapeva condire le sue pagine sui difficili rapporti tra Giustizia e Potere con intelligenza ed arguzia.

“Il dr. Manca direttore dell’USR del Piemonte, convinto che la Dirigente Rossi avrebbe obbedito alla sua illegittima richiesta telefonica di archiviare i procedimenti disciplinari degli INTOCCABILI, non solo ha promesso agli stessi e ai loro protettori che i procedimenti disciplinari sarebbero stati archiviati, ma ha perfino AUTORIZZATO, senza averne titolo, un’assemblea sindacale nello stesso istituto, durante la quale la dirigente tecnica, Dr.ssa Dagna Pierangela, avrebbe dovuto comunicare agli INTOCCABILI che i loro procedimenti erano stati archiviati e che, quindi, avevano vinto e potevano festeggiare. Incredibile, ma vero!
Il tutto esponendo la dirigente scolastica Dr.ssa Rossi non solo al pubblico ludibrio, ma a responsabilità disciplinari e penali attese le novelle apportate al D.l.vo n. 165/2001 dai recenti DD.LL.vi n. 116/2016 e 75/2017 in tema di obbligatorietà del procedimento disciplinare in capo al Dirigente scolastico in caso di notizia di reato”.

La Dr.ssa Rossi con nota del 25/01/2018 chiede un normale ordine di servizio ex art. 17 del T.U. n. 3/57 per poter archiviare i procedimenti imposti dal direttore Manca.

L’ordine di servizio non è stato però mai emanato e la richiesta di assemblea e autorizzazione della stessa non sono state mai inviate, neanche a posteriori, alla Dirigente Rossi unica titolata ad autorizzare un’assemblea.

Il Sindacato Dirigentiscuola attraverso il suo Segretario Generale Attilio Fratta si chiede:

“Perché alla domanda della Rossi di archiviare tutti i procedimenti aperti, il direttore Manca ha risposto che doveva archiviare solo i due degli INTOCCABILI…? Evidentemente gli altri tre non avevano santi in paradiso!

“La Dr.ssa Rossi doveva pagarla cara; il dr. Manca doveva tenere fede alla promessa fatta agli INTOCCABILI e loro protettori che volevano la testa della Dirigente Rossi- continua Attilio Fratta – . Così con evidente forzatura prendendo a pretesto un precedente procedimento disciplinare ancora in corso che questa volta interessava la stessa Preside per un presunto reato
di minaccia (punibile però solo con una piccola pena amministrativa pecuniariail) Dr Manca la sospende dal servizio fino al termine del processo che la vede coinvolta”.

“Da qui quello che si può solo definire disegno criminoso! Stravolgendo o facendo finta di non conoscere la norma, ovvero interpretandola e piegandola ad altri fini, con evidente abuso d’ufficio, il dr. Manca ha emanato un illegittimo, iniquo, spropositato e ingiusto procedimento di sospensione dal servizio sine die immolando la Dr.Rossi, e dandola in pasto alla stampa come vittima sacrificale…
“I rappresentanti sindacali, con espressioni desuete risalenti agli anni di piombo, hanno inneggiato alla vittoria perché la LOTTA VINCE e la RAPPRESENTANTE DELLE ISTITUZIONI era stata fatta fuori”.

L’Istituto “Regina Margherita”di Torino è stato dato in reggenza ad altra dirigente senza acquisire le disponibilità, che, per darla vinta agli INTOCCABILI e dietro evidenti indicazioni o ordini di servizio, ripristina la situazione quo ante, revocando le nomine dei collaboratori, rinominando i vecchi collaboratori, consentendo la reiterazione di tutti i comportamenti illegittimi che ha Dr. Rossi ha tentato di rimuovere per ripristinare la legalità.

“La restaurazione è stata fatta. Che ci sia una dirigente distrutta moralmente e psicologicamente, rea di aver fatto il suo dovere, non conta. Al Regina Margherita i rivoltosi l’hanno avuta vinta e le irregolarità e le illegittimità possono continuare – conclude con amara ironia Attilio Fratta – La lezione di civile convivenza democratica, di rispetto delle regole e delle norme servirà certamente alle centinaia di alunni che potranno trarre ottimi esempi e mettere in atto gli insegnamenti appresi: le norme non si rispettano! Ora al Regina Margherita si possono tranquillamente tenere assemblee permanenti contro l’Amministrazione, interrompere i Collegi dei docenti per riunirsi in assemblea, approvare delibere e documenti contro il Governo, il MIUR, decidendo di violare la legge, con il tacito consenso dell’Amministrazione o del D.S. di turno, altrimenti si indirrà un altro sciopero! “.

Intanto DIRIGENTISCUOLA ha  predisposto  una petizione da far sottoscrivere alla categoria.

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