Laboratori territoriali occupabilità: discriminazioni tra ordini di scuole
- Nessun commento
Resta costantemente aggiornato sulle nostre attività ed iniziative
Scarica il modulo ed invialo compilato e firmato a info@dirigentiscuola.org
Responsabilità civile, Responsabilità civile professionale/Terzi/Patrimoniale, Tutela legale, Infortuni. Tutte le coperture necessarie per una categoria esposta sempre di più a rischi
Scarica e leggi il nostro statuto
I laboratori territoriali per l’occupabilità, da realizzare nell’ambito del piano nazionale scuola digitale (PNSD), riservati alle sole istituzioni scolastiche del secondo ciclo. Perché non estenderli anche alle scuole del 1° ciclo?
Il comma 60, dell’art.1 della legge 107/2015 (cd. BUONA SCUOLA) prevede che favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli tecnico-professionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'occupabilità attraverso la partecipazione, anche in qualità di soggetti cofinanziatori, di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;
b) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati;
c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico.
Trattasi di una nuova tipologia di laboratori aperti anche in orario extra scolastico, pensati per essere palestre di innovazione e spazi dove mettere in campo attività di orientamento al lavoro e di alternanza, ma anche progetti contro la dispersione scolastica e per il recupero dei neet, cioè di giovani non inseriti in percorsi di studio, né nel mondo del lavoro.
Il MIUR con nota 10470 ha pubblicato un AVVISO PUBBLICO PER L’ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE da parte delle istituzioni scolastiche ed educative per l’individuazione di proposte progettuali relative ai suddetti laboratori, le quali dovranno costituirsi in rete (almeno tre scuole), ma la cui capofila sia unicamente un’istituzione scolastica del 2°ciclo.
Le istituzioni scolastiche che intendono avanzare la propria manifestazione di interesse devono possedere i seguenti requisiti:
1) individuazione di una rete di scuole composta da almeno n. 3 istituzioni scolastiche ed educative, di cui la capofila deve essere un istituto secondario di secondo grado statale;
2) coinvolgimento di almeno un ente locale e di almeno un ente pubblico (quali ad esempio università o centri di ricerca e/o studio) nella realizzazione dei laboratori territoriali per l’occupabilità.
3) disponibilità di spazi per la realizzazione dei predetti laboratori.
Il requisito di cui al punto 1)taglia fuori, in qualità di scuola capofila, le istituzioni scolastiche del 1°ciclo, escludendo un importante e vitale settore del nostro sistema educativo. Proprio per questo motivo la DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR si fa promotrice di una espressa richiesta al MIUR affinché questovulnus venga sanato prima della scadenza del 7 ottobre 2015. A tal riguardo pubblichiamo una circostanziata lettera di una nostra socia nella quale vengono esplicitate le motivazioni di tale richiesta.
DIRIGENTISCUOLA-Di.S.Conf. ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE–SINDACALE
Sede Legale, operativa e amministrativa: Viale Luigi Pinto n. 87 – 71122 FOGGIA – TELEF/FAX 0881748615 – C.F. 94086870717
Mail e PEC: dirigentiscuola@libero.it – info@dirigentiscuola.org – dirigentiscuola@pec.it
© Copyright Dirigentiscuola tutti i diritti sono riservati. Non è permesso copiare o riprodurre in alcun modo i contenuti presenti in questo sito se non con espresso consenso scritto del proprietario.
Esegui il login per scaricare il materiale riservato