Dopo diversi solleciti e con ampio ritardo rispetto ai tempi previsti per la conclusione del confronto stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale, in data odierna si è svolto, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il secondo e non conclusivo incontro sui “Criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile per i dirigenti delle istituzioni scolastiche ed educative” (art. 5, comma 3, lettera h, CCNL area IR 2019-2021), con la partecipazione delle sigle sindacali di AREA.
DIRIGENTISCUOLA , rispetto alla bozza inviata dal MIM, è intervenuta per manifestare il proprio dissenso e la totale insoddisfazione per l’esito del confronto che ha visto l’Amministrazione ferma sulle posizioni iniziali senza un sostanziale accoglimento delle proposte migliorative che pure erano state inoltrate nei tempi.
La nuova bozza presentata al tavolo, nei fatti, non introduce modifiche significative rispetto al testo precedente. Ci saremmo aspettati che venissero accolte le osservazioni e le proposte inviate l’11 gennaio scorso, vista la coerenza con la legge 81/2017 che disciplina le modalità di attuazione del lavoro agile.
Come noto, la normativa sul lavoro agile, nel suo spirito e nei suoi obiettivi principali, mira a favorire una maggiore conciliazione tra vita professionale e personale.
Tuttavia, il MIM sembra allinearsi in modo restrittivo rispetto alla legge, limitando le possibilità di applicazione del lavoro agile, escludendo addirittura i dirigenti scolastici al primo anno di incarico. In questo modo, si trasforma un istituto contrattuale innovativo in uno strumento di penalizzazione e discriminazione che Dirigentiscuola ha stigmatizzato fortemente.
Anche il limite delle 4 giornate lavorative da remoto sembra essere per l’Amministrazione un punto fermo sul quale non intende recedere, nonostante sia stato fatto rilevare che in altri settori della Pubblica Amministrazione, sempre nell’area dirigenziale, il minimo è fissato a 8 giornate. Rivisti in parte i criteri relativi alla fascia oraria di reperibilità, ma rimane fermo il diritto alla disconnessione del dirigente scolastico definito dalle 20 alle 7 del mattino successivo, ovvero in un arco temporale naturale e scontato, a dimostrazione di ulteriori limiti di opportunità di tutela.
L’unica nota positiva riguarda la riaffermazione della centralità del confronto nazionale in materia di lavoro agile, con una riduzione della discrezionalità inizialmente attribuita agli Uffici scolastici regionali. Tuttavia, la sensazione al tavolo è stata quella di trovarsi di fronte a una barriera burocratica che ha respinto le legittime richieste delle organizzazioni sindacali, riducendo il valore e i contenuti stessi del CONFRONTO, nonostante L’Amministrazione continuasse a ribadire la propria disponibilità, riservandosi di discutere nuovamente la bozza con l’Ufficio di Gabinetto alla luce delle varie posizioni emerse al tavolo.
Per DIRIGENTISCUOLA le proposte di modifica erano già chiare e il tempo ulteriore richiesto, per la discussione, si pone come ostacolo ad un confronto iniziato tardi, non concluso nei 15 giorni previsti e che non accenna a trovare concretizzazione ad anno scolastico inoltrato e quasi terminato.
Complessivamente insoddisfatta delle risultanze, ritenendo che sia andata persa l’ennesima occasione per ridare dignità alla categoria, DIRIGENTISCUOLA ha chiesto che le osservazioni siano poste come “ Nota a Verbale” in allegato al resoconto dell’incontro odierno.