DIRIGENTISCUOLA ri-scrive a Naddeo
Dopo la prima lettera inviata al presidente ARAN, Dr. Naddeo , un’altra missiva raggiunge oggi il medesimo destinatario, richiamando al rispetto della legge, ritenendo sia arrivato il momento di mettere mano alla tipizzazione delle sanzioni per il personale docente per rendere esigibile il dettato contenuto nel D.lgs 75/2017 – art. 13 – Modifiche all’articolo 55-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 – comma 9 quater che attribuisce, eliminando definitivamente ogni dubbio interpretativo, la competenza del procedimento disciplinare, per le infrazioni per cui è prevista l’irrogazione di sanzioni fino alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per dieci giorni, al dirigente scolastico.
Insistiamo nel far presente al presidente ARAN che, preso atto della chiusura ideologica delle sigle rappresentative dei docenti, è necessario porre fine a una farsa che si replica da anni, chiedendo di “rimettere la questione nelle mani del Dipartimento della funzione pubblica presso la Presidenza del consiglio affinché, secondo l’auspicio di DIRIGENTISCUOLA, possa inserire nel primo percorso parlamentare utile (quello già attivato per la conversione in legge del D.L. n. 71 del 31 maggio 2024) una disposizione normativa che in termini espliciti disegni per i docenti un’autonoma, distinta sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino a 10 giorni e declinandone i contenuti”.
Non resta altra strada. Al tavolo negoziale non se ne uscirà, udite le argomentazioni a dir poco “fantasiose” che emergono.
Lo avevamo detto e sottoscritto il 3 aprile 2024 all’apertura del tavolo negoziale ARAN sulla sequenza contrattuale – disciplina docenti – che non se ne sarebbe fatto nulla. E lo scriviamo anche oggi dopo aver letto i comunicati dei sindacati di comparto!
Nessuna volontà di dare al dirigente scolastico il potere di sanzionare i docenti, tanto “fronte comune”, invece, nel continuare a operare contro la prescrizione di legge!
Che il comparto, unito e compatto, operi sempre per restringere i “poteri datoriali” lo avevamo compreso. Con la vicenda della sequenza disciplinare dei docenti ne acquisiamo la certezza matematica. Il teorema è bello e dimostrato “ I dirigenti scolastici non devono sospendere dal servizio i docenti anche se la legge glielo consente, anche se la legge è dalla parte dei dirigenti scolastici”.
“Per noi la misura è colma e traboccante e le contraddizioni sono assai evidenti. Quando la misura risulterà traboccante anche per l’intera categoria riusciremo, finalmente, ad esercitare i poteri datoriali che la legge ha attribuito, sin dall’anno 2017, solo ai dirigenti scolastici, con lo sguardo rivolto alla specificità del contesto di riferimento e a ragion veduta” – conclude il Presidente Attilio Fratta