Si è da poco concluso l’annunciato incontro tra il Ministro Bianchi e le OO.SS. rappresentative d’area e di comparto sulla legge di bilancio, incontro che, inizialmente previsto per il 17 novembre, è stato successivamente differito alla data odierna.
In apertura il Ministro ha fatto un quadro sintetico degli interventi previsti per la scuola, con specifico riferimento alle questioni inerenti la valorizzazione della professionalità dei docenti, l’organico covid e l’incremento del FUN per il finanziamento delle retribuzioni di posizione di parte variabile dei dirigenti scolastici. Su quest’aspetto, in particolare, il Ministro ha riconosciuto l’insufficienza della somma stanziata – appena 20 milioni – pur dichiarando che, nelle interlocuzioni tra Amministrazione e parti politiche, le forze di maggioranza si sono mostrate aperte al dialogo sulla questione.
L’insoddisfazione per le scarse risorse previste per la scuola nella manovra finanziaria ha costituito il leitmotiv degli interventi delle OO.SS. presenti.
Il Presidente Fratta ha messo in evidenza, per l’ennesima volta, l’esigenza di concretezza, mostrandosi provocatoriamente disponibile a scendere in piazza per appoggiare – sic! – l’Amministrazione nelle richieste avanzate alle forze politiche. I problemi sono noti, di documenti DIRIGENTISCUOLA ne ha consegnati e avviati tanti. Non occorre elencarli nuovamente. Occorrono fatti e soluzioni.
Anche in questa sede, DIRIGENTISCUOLA non ha mancato di mettere in evidenza le problematiche inerenti la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, richiamata da alcuni dei presenti con riferimento all’eventualità di un passaggio normativo in legge di bilancio. Siamo alle solite: venerdì 12 l’incontro si è concluso con l’impegno dell’Amministrazione a chiedere all’ARAN l’apertura di una sezione speciale del CCNL per modificare gli istituti contrattuali della mobilità, riconoscendo finalmente dopo tre anni che trattasi di materia contrattuale, ammettendo che per tre anni si era menato il can per l’aia con mobilità straordinarie per via legislativa; nell’incontro odierno si ripropone la soluzione per via legislativa ovvero di inserire la mobilità nelle legge di bilancio. Il perché lo lasciamo ai nostri lettori. A questo punto non interessa il come ma il risultato. Che lo si raggiunga per via contrattuale, come dovrebbe essere, o legislativa poco importa, purché il problema venga risolto.
Nel ribadire, comunque, la natura contrattuale della questione, Fratta ha ricordato che, ad oggi, non sono pervenute ulteriori convocazioni del Tavolo e si auspica che i lavori vengano ripresi senza indugio. La categoria continua a subire le conseguenze degli errori fatti nelle assegnazioni degli incarichi a causa dell’applicazione di criteri sbagliati e del mancato rispetto delle leggi, così come già riconosciuto da decine e decine di pronunce giurisdizionali favorevoli ai ricorrenti. A ciò si aggiunga la disapplicazione del comma 978 della legge di bilancio 2021, che ha sottratto numerose sedi che ben avrebbero potuto favorire un incremento della mobilità e delle immissioni in ruolo di nuovi dirigenti: aspetto, questo, in merito al quale DIRIGENTISCUOLA chiede che vengano resi strutturali i nuovi parametri per il dimensionamento scolastico, che il ddl bilancio si limita a prorogare di un anno.
Ancora, è stata sottolineata l’insufficienza della somma stanziata dall’art. 110 del ddl bilancio per l’incremento del FUN. L’attribuzione della qualifica dirigenziale ai capi d’istituto risale ormai a più di un ventennio addietro ed è oggettivamente inaccettabile che non si sia ancora addivenuti alla perequazione retributiva con i colleghi di pari fascia. Paradossalmente, si continua a reiterare l’errore di continui confronti stipendiali tra categorie poste in rapporto verticale, frutto di un retaggio storico e culturale che ha il solo scopo di alimentare un’inutile guerra tra poveri.
“Non ci sono risorse a sufficienza? Allora che si abbassino le retribuzioni degli altri dirigenti di pari fascia, purché ci sia un allineamento! È una questione di giustizia e di dignità!” : questa la sfida proposta da Fratta.
Nella replica, il Ministro Bianchi ha ringraziato calorosamente i presenti per i contributi offerti, impegnandosi a mantenere attivo il confronto tra le parti sulle questioni affrontate nell’odierno incontro.
Il Presidente Fratta: “Quello che si profila all’orizzonte non è confortante al pari della strategia del bla, bla, bla. Un Ministro che, seppur tra le righe, chiede alle OO.SS. di appoggiarlo per sostenere le sue richieste e, quindi, far pressione per lo stanziamento delle somme necessarie per il FUN e l’allineamento retributivo, oltre che per tutti gli altri problemi della scuola, può essere letto in un solo modo: il Governo tiene poco in considerazione il Ministro dell’istruzione. Se così fosse non si comprende il perché non minaccia le sue dimissioni…Fioramonti lo ha fatto per molto meno! Se non ci sarà nessuna nuova saremo costretti a revocare la sospensione della mobilitazione scendendo in piazza. Anche altre OO.SS. hanno avviato le procedure di raffreddamento annunciando scioperi e mobilitazioni…peccato che lo hanno fatto solo per il comparto!”