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Lettera aperta ai soci e alla categoria tutta

Lettera aperta ai soci e alla categoria tutta

LETTERA APERTA AI SOCI E ALLA CATEGORIA TUTTA

Carissimi dal 5 al 7 abbiamo celebrato a Rimini il III congresso della DIRIGENTISCUOLA.
I colleghi delegati hanno voluto acclamarmi alla guida dell’associazione per il prossimo mandato.

Confesso che avrei voluto, come detto in congresso, tirare i remi in barca e far largo ai giovani.
L’acclamazione dei colleghi, che peraltro mi riempie d’orgoglio e mi dà forza, e le trattative in corso all’ARAN per la sottoscrizione del CCNL, hanno fatto prevalere il senso di responsabilità e del dovere.
Ringrazio i colleghi per la fiducia che non tradirò onorando fino in fondo l’impegno assunto; impegno che potrò assolvere solo se potrò confidare nell’appoggio, nella collaborazione e nell’aiuto dei componenti della Segreteria, dei Responsabili di settore e di TUTTA LA CATEGORIA pronta a fare qualsiasi cosa per evitare l’ennesimo CCNL beffa!
Confesso che in tanti anni di sindacalismo e di esperienza nel settore non ho mai partecipato ad un congresso nel quale l’hanno fatta da padrone i principi e i valori che tutti ci siamo impegnati a rispettare.
Un congresso nel quale tutti i dirigenti dell’associazione e i componenti degli organi statutari sono stati acclamati perché ha prevalso la logica delle competenze e delle disponibilità e non della spartizione, è un’eccezione.
Lo ritengo un altro grande obiettivo: è interesse di tutti mettere le persone giuste al posto giusto!
La squadra c’è e già si è messa al lavoro partecipando all’incontro all’ARAN per il rinnovo del CCNL che rischia di essere un altro bluff. Facendo slittare, ancora una volta, la perequazione della sola parte fissa della retribuzione di posizione, e lasciando pressoché invariata la parte normativa, la categoria sarà ancora una volta beffata.
Purtroppo, seppure solo fino al 31/12/2018, la quadruplice avrà ancora la maggioranza al tavolo e deciderà, per l’ultima volta, le sorti della categoria che subirà passivamente questo ennesimo annunciato oltraggio, se non reagirà e non si mobiliterà nei prossimi giorni. Saremo costretti a firmare pur non condividendo per effetto della norma ricattatoria che esclude dalle prerogative sindacali le OO.SS. che non firmano. Evviva la democrazia!!
Le trattative in atto dell’AREA delle funzioni centrali e della sanità sono bloccate, rispettivamente per abbandono del tavolo delle confederazioni di maggioranza e per proclamazione dello sciopero della sanità.
Noi che facciamo? Aspettiamo la firma del CCNL per poi piangerci addosso per i prossimi anni?
Vero è che per la parte economica c’è poco da fare, ma è altrettanto vero che le risorse disponibili POSSONO e DEVONO finanziare il triennio 2016-2018 e non essere rimandate alla prossima tornata…se non prenderanno il volo prima! Un conto è la valenza, ben altra è l’esigibilità! E il finanziamento del FUN? DEVE essere finanziato parametrando gli importi in base al numero delle istituzioni e non dei dirigenti in servizio? E il pagamento delle reggenze? DEVONO essere pagate con la fiscalità generale e non con i soldi del FUN, ovvero con i soldi dei dirigenti. E perché, infine, non si applica anche per la dirigenza scolastica il FUA al posto del FUN?
E la parte NORMATIVA? Quella può essere e deve essere cambiata e con il CCNL e, per le materie oggetto di legiferazione, con nuove leggi.
DIRIGENTISCUOLA, e solo DIRIGENTISCUOLA, ha presentato e consegnato al MIUR e all’ARAN una piattaforma nella quale sono state elencate ben 25 criticità normative.
Neanche la parte normativa interessa alle altre OO.SS. rappresentative? E la categoria è ancora silente?
Il congresso ha dato mandato alla Segreteria di valutare le azioni di lotta da adottare.
Vogliamo solo sperare che la categoria manifesti la propria indignazione anche ricorrendo alle manieri forti.
Questo è il sistema. Chi tace acconsente! Chi fa calpestare anche la propria DIGNITA’ senza reagire, chi consente alle OO.SS., facendole sedere al tavolo, per farsi danneggiare dalle stesse, non può poi lamentarsi. Ha quello che si merita.
Chi, invece, vuole difendere la propria professionalità e dignità non può rimanere silente.
DIRIGENTISCUOLA proporrà nei prossimi giorni azioni dimostrative per fa sapere al Governo che non ci sta!
Dove è finita “la rabbia dei Presidi”? Se ne riparlerà dopo la firma del CCNL …in attesa del prossimo?

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