Nell’annunciare la sottoscrizione dell’ipotesi di CCNQ inerente le aree, abbiamo evidenziato l’urgenza di riaprire i tavoli contrattuali per la definizione di problematiche indifferibili, a cominciare dalla modifica degli istituti relativi alla mobilità, che solo in quella sede possono trovare soluzione. È, questa, una verità difesa con ferma convinzione da DIRIGENTISCUOLA, anche a dispetto delle dichiarazioni relative ad una fantomatica mobilità straordinaria che si sarebbe potuta ottenere in via legislativa. Promessa, questa, senz’altro più appetibile per gli oltre mille colleghi esiliati a causa degli irrazionali criteri applicati nella gestione della graduatoria concorsuale, ma decisamente priva di fondamento giuridico. Come chiaramente – e definitivamente – acclarato dal crollo dell’ultimo baluardo cui si erano aggrappati i difensori della soluzione legislativa: la legge finanziaria, in attesa, entro la mattinata, del solo voto finale.
Non ci risulta traccia, nel testo della legge, di alcun passaggio relativo alla mobilità straordinaria dei dirigenti scolastici. Eppure tale soluzione era stata largamente propagandata a livello sindacale; oggi, però, è evidente che sia stato solo un distrattore, un maldestro – e mal riuscito – tentativo per rabbonire la categoria raccontando ciò che la categoria stessa voleva sentirsi dire!
DIRIGENTISCUOLA, unica nota stonata nel coro, ha sempre contraddetto tali affermazioni, con valide argomentazioni che il tempo ha confermato essere le uniche ad avere un fondamento giuridico, anche a rischio di impopolarità…ma il tempo è galantuomo!
Quale spiegazione daranno ora, ai propri soci, dopo tale presa in giro? Perché la cosa andrà pur chiarita…
In occasione di uno degli ultimi incontri relativi al Tavolo per la dirigenza, la stessa amministrazione, confortata anche dalle posizioni dell’ARAN, ha riconosciuto la questione di esclusiva spettanza contrattuale.
Se si fossero evitate inutili perdite di tempo e si fossero adottate tempestivamente le dovute procedure, a cominciare dalla disdetta del CCNL, a quest’ora il problema sarebbe stato già risolto.
Forse, alla luce della sottoscrizione del CCNQ per le aree, si è ancora in tempo, ma è necessario – lo ribadiamo – che la dirigenza scolastica sia compatta e si affidi a chi può tutelarne realmente gli interessi. A chi, fino ad oggi, ha sempre difeso la verità, in maniera trasparente.
Vi invitiamo, pertanto, ad una riflessione che possa guidarvi a fare la scelta giusta.
Con i più sentiti auguri di buon anno da DIRIGENTISCUOLA.