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MOBILITÀ DEI DIRIGENTI: PROSECUZIONE DEL CONFRONTO

MOBILITÀ DEI DIRIGENTI: PROSECUZIONE DEL CONFRONTO

Si è da poco concluso il secondo incontro relativo al confronto sulla circolare per la mobilità dei dirigenti scolastici, svoltosi in presenza a seguito delle richieste di DIRIGENTISCUOLA.

In apertura il D.G. Serra ha presentato la seconda bozza trasmessa alle OO.SS., con la rimodulazione delle date relative alla scadenza delle domande ed alla conclusione delle operazioni di mobilità.

A proposito della centralizzazione dei criteri per il conferimento degli incarichi, come previsto dal CCNL d’Area, l’Amministrazione ha espresso discutibili riserve sull’elaborazione di un sistema che annulli del tutto la discrezionalità degli UU.SS.RR. Una posizione, questa, non condivisibile, anche perché si rischia il reiterarsi di una gestione fortemente disomogenea a livello nazionale; verrebbero, infatti, vanificate le modifiche apportate al sistema in occasione della stipula del CCNL 2016-2018, che demanda alla discrezionalità regionale solo ed esclusivamente i criteri per le reggenze.

Dopo ampie discussioni in cui si è cercato di limare il più possibile il testo della bozza nell’ottica di una puntuale regolamentazione delle operazioni a livello centrale, si è affrontata la questione delle sedi neodimensionate, punto dolens dell’odierno confronto.

Il Presidente Fratta ha esposto la ferma posizione di DIRIGENTISCUOLA che, in merito alla questione, ritiene che le sedi neodimensionate debbano essere conteggiate ai fini delle operazioni di mobilità, sebbene nei limiti del 60% previsto dalle deroghe al CCNL di cui al D.L. 4/2022. Non solo: il sistema andrebbe rivisto ad ampio raggio, con l’allineamento della durata dei contratti dirigenziali, che riporterebbe equità nelle operazioni annuali di mobilità.

Un positivo accoglimento di queste istanze, oltre ad andare a vantaggio di una maggior efficienza del sistema scolastico, in termini di riduzione del numero delle reggenze, creerebbe inoltre le premesse per una devoluzione di tali sedi anche ai futuri conferimenti di nuovi incarichi.

Analogamente, essendo stato reintrodotto il parere dell’USR in ingresso, è necessario che eventuali dinieghi vengano debitamente motivati.

Sebbene l’Amministrazione abbia nuovamente opposto le posizioni della Corte dei Conti, si è comunque impegnata a cercare l’espediente tecnico per addivenire ad una applicazione della norma che consenta l’incremento della base di calcolo delle sedi disponibili.

Gutta cavat lapidem!

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