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MOBILITA’ E AFFIDAMENTO INCARICHI ALLE SCUOLE NORMO-DIMENSIONATE – INTERVIENE NUOVAMENTE IL LEGISLATORE

MOBILITA’ E AFFIDAMENTO INCARICHI ALLE SCUOLE NORMO-DIMENSIONATE – INTERVIENE NUOVAMENTE IL LEGISLATORE

Vista l’ostinazione dell’Amministrazione, il legislatore è stato costretto a precisare l’ovvio aggiungendo all’art. 1, comma 978 della legge 178/2020, in sede di conversione in legge del D.L. 36/2022, il seguente periodo: “le istituzioni scolastiche che hanno parametri numerici uguali o superiori a quelli previsti nel primo periodo sono disponibili per le operazioni di mobilità regionale e interregionale e per il conferimento di ulteriori incarichi sia per i dirigenti scolastici sia per i direttori dei servizi generali e amministrativi…”

 Con l’allegata nota inviata urgentemente al Ministro, DIRIGENTISCUOLA chiede la modifica della nota prot.n. 22253 dell’8.06.2022 trasmessa dal Dr. Serra ai DD.GG. degli UU.SS.RR., nella parte in cui testualmente statuisce che le istituzioni scolastiche dimensionate ai sensi dell’articolo 1, comma 978, della legge 30 dicembre 2020, come previsto dal D.M. 26 aprile 2022, n.104, recante le dotazioni organiche dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2022/2023, in corso di registrazione, non rientrano nel computo delle sedi disponibili per la mobilità interregionale. La modifica è semplice: è sufficiente eliminare quel tanto discusso NON per il quale lo stesso Serra aveva rinviato il confronto salvo poi, il giorno successivo, l’8/06/2022, diramare la nota de quo senza preventiva informativa alle OO.SS. e redigere, dopo tre giorni, uno pseudo verbale del confronto in calce al quale evidenziava che lo stesso era stato letto, approvato e sottoscritto e che il confronto era stato dichiarato chiuso.

Motivi per i quali DIRIGENTISCUOLA è stata costretta a non firmare il verbale e a depositare ricorso al Giudice del Lavoro di Roma per condotta antisindacale per violazione dell’art. 28 della L. 300/70. La stessa norma prevede che il Giudice adito DEVE convocare le parti entro 48 ore!! A distanza di una settimana, invece, il fascicolo risulta aperto ma non ancora assegnato a nessun Giudice!

Parimenti ha chiesto, in vista dell’informativa sull’affidamento dei nuovi incarichi, come l’Amministrazione intende assegnare un dirigente alle 486 istituzioni scolastiche normo dimensionate. Esaurendo la graduatoria del concorso del 2017, bisognerà trovare il sistema o il modo per assegnare alle restanti cica 200 istituzioni scolastiche un dirigente che non sia un reggente. La legge è chiara: le scuole normo dimensionate – TUTTE –  DEVONO avere un dirigente. E’ l’amministrazione che DEVE risolvere il problema informando le OO.SS.

Voglio solo augurarmi – precisa il Presidente Fratta – che il Dr. Serra applichi FINALMENTE la legge e che il Ministro prenda i provvedimenti del caso. In questi mesi ho incontrato ben tre volte il Ministro; tutte le volte mi ha sempre detto che avevo ragione e che avrebbe risolto i problemi, non solo quello della mobilità e dei nuovi incarichi. Gli ho detto chiaramente che deve far rispettare la legge oltre che prendere i provvedimenti del caso. Quello che mi fa specie è il coraggio di quanti si sono immediatamente proclamati paladini asserendo che si sono strappati le vesti per risolvere il problema. Veramente credono che la categoria abbia l’anello al naso? Chi può dar credito a chi ha firmato il verbale di Serra sottoscrivendo che le sedi normo dimensionate “NON vanno conteggiate ai fini della mobilità”? Una proposta che, se fosse stata accolta, avrebbe anche agevolato la successiva e imminente informativa sull’affidamento dei nuovi incarichi. Acclarato il principio che le sedi normo dimensionate sono disponibili per la mobilità, lo devono essere anche per i nuovi incarichi.

Se l’Amministrazione, ovvero il Dr. Serra, non cambierà idea c’è solo un’ultima via da percorrere: la mobilitazione di massa della categoria. Qui non sono in gioco solo gli interessi dei dirigenti e delle istituzioni scolastiche, ma la tenuta delle istituzioni. Quando l’Esecutivo – ovvero un solo dirigente dell’Esecutivo, con il consenso del Ministro –  si permette di abrogare una legge dello Stato, senza che il Garante della Costituzione intervenga e senza che il Popolo sovrano si mobiliti, vuol dire che il cammini verso la dittatura è breve…anche grazie alla Magistratura che o non interviene – non rispettando la legge –  o lo fa quando è ormai cessata la materia del contendere.  L’art. 28 impone al Giudice la convocazione delle parti entro 48 ore quando viene depositato un ricorso per condotta antisindacale. Così è sempre stato in passato!!

 

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