Nella serata di sabato 25 giugno è arrivata la notizia che 550 milioni di euro provenienti dal PNRR sono stati erogati ad un certo numero di scuole , erogazione, effettuata in maniera autmatica, senza bisogno alcuno di candidatura da parte delle scuole beneficiarie.
Le risorse sono state ripartite prima su base regionale secondo alcuni criteri e relativi pesi ponderali, calcolati sugli ultimi dati ISTAT disponibili a livello regionale e, successivamente, sono state distribuite alle singole istituzioni scolastiche statali secondarie di primo e secondo grado, sulla base dei seguenti criteri e relativi pesi ponderali:
- a) tasso di fragilità degli apprendimenti, c.d. “dispersione implicita” (percentuale di studenti che in entrambe le materie, italiano e matematica, ha conseguito un risultato molto basso), calcolato dall’Invalsi: 70%;
- b) numero di studentesse e studenti iscritti nell’istituzione scolastica: 30%.
La cosa sta destando non poche polemiche tra i Dirigenti scolastici in ragione del fatto che il criterio adottato ci dice poco o nulla della reale tendenza alla dispersione di una specifica utenza. Scuole situate nello stesso Comune e dunque aventi le medesime vocazioni alla dispersione scolastica o all’assenza di dispersione sono state trattate in modalità completamente differente.
E’ paradossale quanto accaduto se pensiamo al caso, ad esempio, della regione Campania dove la lista di scuole selezionate dal ministero dell’Istruzione è risultata totalmente scissa dalla realtà. Scuole situate in quartieri di Napoli come Posillipo o Vomero dove la dispersione è assente da sempre, beneficeranno della pioggia di fondi mentre altre dove insistono problematiche note sia agli Uffici che al Tribunale dei minori, come Ponticelli o Forcella risultano escluse dai finanziamenti. E ancora, sfogliando l’elenco delle scuole autorizzate spuntano istituti mai risultati in difficoltà per la dispersione come scuole site a Rione Alto, Vomero e licei da sempre fiore all’occhiello secondo le classifiche nazionali e di certo non inserite nelle liste di abbandono scolastico.
DIRIGENTISCUOLA chiede di rivedere immediatamente il criterio di assegnazione dei fondi, optando per una distribuzione degli stessi equilibrata, razionale ed oggettiva, evitando la paradossale situazione di vedere assegnati centinaia di milioni di euro a scuole di un determinato territorio che faranno enorme fatica a spenderli e nessuna risorsa economica a scuole situate nel medesimo territorio ed aventi la medesima vocazione alla dispersione scolastica non certamente desumibile sic et simpliciter dai dati delle prove Invalsi 2021.
DIRIGENTISCUOLA si schiera, inoltre, accanto all’Assessore all’Istruzione della regione Campania, Lucia Fortini che ha sottolineato come tanti istituti del primo ciclo, dove i dirigenti e i docenti si impegnano per la lotta alla dispersione, sono fuori dal riparto e non si comprende come sia possibile consentire una cosa del genere.