Tra le misure di particolare interesse contenute nel Milleproroghe, c’è quella relativa ai lavoratori fragili.

Come noto la legge di bilancio 2023 aveva esteso sino al 23 marzo 2023 la possibilità del lavoro agile a quanti  risultavano affetti da una delle patologie gravi elencate nel  decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022.

Il decreto Milleproroghe, con la conversione in legge, estende il suddetto beneficio ai lavoratori del settore pubblico e privato sino al 30 giugno 2023.

I lavoratori dipendenti pubblici e privati, quindi, se affetti da gravi patologie croniche, possono chiedere di essere adibiti anche a  diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, senza perdere nulla in materia di retribuzione.

La misura estesa ai lavoratori della scuola, ha previsto uno stanziamento di spesa pari  a 15.874.542 euro per l’anno 2023. Dal momento, infatti, che è venuto meno il ricorso alla DaD, in caso di lavoratori fragili collocati in smart –wworking, diventa necessario ricorrere alla sostituzione degli assenti.  La valutazione e relativa certificazione di  fragilità spetta al medico competente nell’ambito della sorveglianza straordinaria già attivata con l’art. 83 del DL 34/20.

Il beneficio si applica senza il ricorso all’ accordo individuale ma in forma semplificata con la semplice informazione, come già avviato durante la fase di emergenza pandemica.

Si applica solo al settore privato, invece, il diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile  per i genitori di figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore. Anche questa misura è estesa sino al 30/6/2023.

Per l’elenco delle patologie croniche gravi che danno diritto alla prestazione agile, si rimanda al Decreto del 4/2/2022 del Ministero della salute.