In mattinata è pervenuta, a sorpresa, l’allegata nuova convocazione per la valutazione dei ds per il 5 p.v. alle ore 11, annunciando l’invio della documentazione.
L’unica ipotesi possibile è che l’Amministrazione, vista la determinata reazione della DIRIGENTISCUOLA e la mancata firma sia della stessa che dell’ANP, all’intesa sottoscritta dalle altre OO.SS., abbia riflettuto e sia giunta a più miti consigli anche per evitare le reazioni dell’intera categoria pronta a scendere in piazza anche in modo più determinato dello scorso anno. Se l’Amministrazione ha cambiato idea lo capiremo dall’annunciata documentazione.
Il comportamento dell’Amministrazione nell’incontro del 30/03/2018 può essere letto solo come sfida alla categoria. In tutti i precedenti incontri sull’argomento si era convenuto di modificare e semplificare anche l’ultimo caravanserraglio. Nell’incontro del 7/02/2018, riservato, perché richiesto, solo a DIRIGENTISCUOLA, si era perfino concordato una collaborazione per elaborare il nuovo modello. In quello del 26/03/2018 la seduta era stata sciolta con l’impegno di affidare all’osservatorio sulla valutazione il compito di elaborare il nuovo modello, demandando al tavolo solo i criteri per la gestione delle risorse, come prevede la legge. A sorpresa il 30 lo scenario cambia: si ripropone lo stesso modello dello scorso anno e lo si sgancia dalla retribuzione di risultato. Evidentemente L’ Amministrazione non ha calcolato che DIRIGENTISCUOLA avrebbe reagito pesantemente e che non avrebbe firmato alcun protocollo in merito ed ha deciso di cambiare idea!
“Voglio augurarmi – aggiunge il segretario Fratta – che la pausa pasquale abbia fatto riflettere! L’Amministrazione deve capire che la categoria è stanca di essere vessata, presa in giro e maltrattata soprattutto economicamente. Le parole non servono più. Occorrono i fatti. I dirigenti scolastici vogliono essere valutati allo stesso modo degli altri dirigenti amministrativi e percepire la stessa retribuzione di risultato, non la miseria attuale. Chi rema contro, chi per tanti anni ha bloccato la valutazione con modelli inapplicabili per farla fallire è stato smascherato. Ora c’è anche la prova. La valutazione è prevista dalla legge da oltre 17 anni!! Per tanto tempo la categoria è stata e si è lasciata prendere in giro. Quell’epoca è finita! Nello scenario sindacale è comparso un nuovo soggetto diventato rappresentativo in poco tempo, grazie alla fiducia dei colleghi, che sta aprendo gli occhi alla categoria e constata giornalmente il cambiamento, per quanto lento sia. Si è così abituati a pensare che la categoria si possa continuare a prenderla in giro, anche non sedendosi al tavolo, che ogni giorno vengono pubblicati comunicati propagandistici che dovrebbero offendere la categoria. Basta leggere i comunicati delle OO.SS. rappresentative e il gioco è fatto. DIRIGENTISCUOLA è pronta a collaborare con chiunque ha a cuore gli interessi della categoria e intende ridarle la DIGNITA’ che merita. Come ho sempre detto è l’unione che fa la forza. Lo hanno capito tutti, in primis i magistrati tutti soci dell’ANM. I dirigenti scolastici nella precedente rilevazione, erano divisi in ben 42 sigle (di cui 13 con un solo socio, 4 con due, 5 con 3, 2 con 4, 1 con 6 e 1 con 8, ecc…); la situazione, come si potrà verificare con la pubblicazione della prossima rappresentatività, è peggiorata: le sigle sono aumentate, la categoria è ulteriormente frantumata e le conseguenze sono prevedibili! Alle tante OO.SS. vanno aggiunte altre associazioni… anche virtuali che hanno ben altri interessi. Il che non può che danneggiare ulteriormente la categoria che potrà prendersela solo con se stessa.”