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NUOVO SCHEMA DI DECRETO DI ADOZIONE DEI MODELLI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE_ RESOCONTO INCONTRO MIM

NUOVO SCHEMA DI DECRETO DI ADOZIONE DEI MODELLI DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE_ RESOCONTO INCONTRO MIM

Concluso il previsto incontro presso il MIM ad oggetto lo “schema di decreto di adozione dei modelli di certificazione delle competenze” di cui al decreto di imminente pubblicazione e la cui bozza è stata fornita alle OO.SS in sede di convocazione. Presenti il direttore generale del personale Fabrizio Manca e il dott. Previtali.

Vengono introdotti nuovi modelli omogenei di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria, al termine del primo ciclo d’istruzione, al termine dell’obbligo di istruzione e in uscita dai percorsi di istruzione per gli adulti di primo  e secondo livello, con possibilità di estenderli anche al termine di ogni singolo anno dell’istruzione secondaria superiore. Il riferimento è alle “competenze chiave per l’apprendimento permanente” di cui alla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018, pur all’interno di una opportuna declinazione a seconda dei livelli scolastici.

Lo schema di decreto ricompone pertanto un quadro unitario, sostituendo i modelli di cui al DM. 9/2010, al DM. 742/2017 e alla Nota DGOSVI 22381/2019, e riconducendo a sistema quella disomogeneità ad oggi esistente tra i vari modelli.

DIRIGENTISCUOLA ha evidenziato una coerenza generale dell’impianto riformatore che abbraccia la prossima riforma degli istituti tecnici di cui al decreto legge del 23 settembre 2022, n.144, quella già in atto degli istituti professionali, le Linee Guida sull’orientamento con l’introduzione delle figure di orientatore e tutor, l’introduzione della piattaforma unica e annesso E-portfolio, i cui modelli di certificazione delle competenze sono l’approdo finale. Aspetti che si coniugano in maniera coerente con l’attuale scenario economico e sociale e con la necessità di far acquisire agli studenti competenze in linea con le istanze territoriali di riferimento.

Elementi di criticità si rinvengono, comunque, nei vigenti vincoli di organico, che potrebbero di fatto inficiare quelle opzioni di autonomia (25%) e flessibilità (30%) previste nella riforma degli istituti tecnici, pre-condizioni per una personalizzazione dell’intervento formativo e prodromici per una vera certificazione delle competenze che non si trasformi, come purtroppo spesso è avvenuto negli ultimi anni, in un mero adempimento burocratico o, peggio ancora, in una mera trasposizione di valutazioni numeriche.

Si è evidenziata anche la necessità di una idonea formazione del corpo docente, formazione che dia piena consapevolezza e strumenti per progettare e valutare per competenze, in modo che siano in grado di valorizzare anche gli aspetti metacognitivi dell’apprendimento e dare la valenza orientativa ai singoli interventi didattici.  La formazione dovrebbe riguardare anche gli studenti chiamati ad autovalutarsi. A tal riguardo i finanziamenti di cui al DM.65 e 66 costituiscono un sicuro viatico per una capillare attività di formazione che le singole scuole potrebbero programmare già nel corrente anno scolastico. Su questo versante resta però il moloch di alcuni vincoli contrattuali che di fatto potrebbero inficiare questi corposi interventi riformatori, vincoli che le OO.SS di comparto, e quelle di area che accolgono al proprio interno la componente docente, non hanno alcun interesse a rimuovere!

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