Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, con la nota 2116 del 9 settembre 2022, fornisce chiarimenti relativi all’applicazione delle disposizioni della legge 30 dicembre 2021, n. 234, art. 1, commi 329 e seguenti, in merito all’Insegnamento di Educazione Motoria nelle classi quinte della scuola primaria, da parte di docenti specialisti forniti di idoneo titolo di studio.

Premesso che i chiarimenti giungono alla vigilia dell’a.s., in netto ritardo rispetto all’organizzazione delle attività scolastiche, alle assegnazioni dei docenti alle classi ed alla predisposizione degli orari delle lezioni che richiedono giorni di lavoro, porgiamo ai colleghi una sintesi delle indicazioni e qualche riflessione:

Le ore dell’insegnamento di Educazione Motoria introdotte risultano:

• aggiuntive rispetto all’orario ordinamentale di 24, 27 e fino a 30 ore come previsto dal DPR n. 89/2009;
• rientrano nelle 40 ore settimanali delle classi quinte con orario a tempo pieno, nelle quali possono essere assicurate in compresenza.

La frequenza delle attività connesse è obbligatoria in quanto curricolare.

Le ore di Educazione Motoria, nelle classi quinte, sostituiscono le ore di Educazione Fisica, finora affidate ai docenti di posto comune.

I docenti di posto comune non progettano più né realizzano attività connesse all’educazione fisica e le ore precedentemente utilizzate per tale insegnamento vengono attribuite ad altre discipline del curricolo obbligatorio, con riferimento a quanto previsto nel D.M. n. 254/2012.

Le riflessioni di DIRIGENTISCUOLA sulle istanze dei dirigenti che non hanno ancora ricevuto risposte, ma dovranno, come sempre, cercare soluzioni:

1. le classi con orario inferiore al tempo pieno dovranno necessariamente rimodulare l’orario con diverse opzioni come ad es.:
   1. un’ora in più due volte la settimana;
   2. due in più una volta la settimana;
   3. ½ ora in più 4 volte la settimana,

e tutte le altre fantasiose soluzioni possibili che, scontrandosi con le precedenti organizzazioni logistiche territoriali, creeranno anche forti tensioni. E se gli Uffici scuola comunali non potranno rispondere adeguatamente alle legittime richieste dei dirigenti scolastici? Si ottempera creando forti dissapori o si piega la norma?

E, non meno importante: hanno le scuole personale di supporto alle attività in argomento? Due ore in più settimanali possono significare davvero tanto dispiego di risorse aggiuntive di cui le scuole, già normalmente, non dispongono.

La proposta di DIRIGENTISCUOLA è un modello semplice e snello: ogni scuola, nella propria autonomia (a realizzarla una buona volta!), sentito il territorio, faccia come meglio crede; è il primo anno e occorre necessariamente elasticità:

• saranno ore in compresenza? Bene per la didattica e per la formazione intrinseca dei docenti, non specializzati, durante lo svolgimento delle medesime ore;
• saranno ore/docente tolte dal curricolo preesistente? Bene per il miglioramento dell’offerta formativa! Quelle ore, una scuola saggia e autonoma saprà bene come utilizzarle.

2. alcuni contratti a tempo determinato, stipulati a fronte dell’esistenza di disponibilità orarie di insegnamento inferiori a posto intero, devono essere integrati con le ore di programmazione: se ne deduce che il docente specialista adotterà una differente modalità di partecipazione alle attività di programmazione delle attività didattiche: parteciperà solo nelle scuole dove ha il maggior numero di ore?

3. in alcune scuole il numero delle classi quinte è esiguo, pertanto la cattedra oraria del docente potrà anche costituirsi con un numero di sedi scolastiche superiore a tre; in questi casi non sarà possibile gestire la programmazione delle attività didattiche in ciascuna scuola, nel rispetto del precedente citato riferimento (paragrafo 2.3 della nota prot. n. 28597 del 29 luglio 2022).

4. molte scuole che hanno solo tre classi quinte, quindi 6 ore di Educazione motoria, non hanno ricevuto l’assegnazione del docente e non è chiaro se dovrà attenderne l’assegnazione dagli Uffici di ambito territoriale o dovrà procedere in autonomia con l’individuazione del supplente.

Le istanze e i dubbi da chiarire sono ancora tanti ma, con la consueta correttezza, DIRIGENTISCUOLA propone anche soluzioni.

Auspichiamo che giungano ‘ulteriori chiarimenti’, a supporto dei chiarimenti emanati con la nota n. 2116 del 09/09/2022, come è già accaduto per le successive precisazioni relative alla questione COVID dello scorso a.s., dal Capo Dipartimento Stefano Versari.

In Agenda 365 sez. NEWS un vademecum sull’argomento.

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