LA CGIL CONTRO L’ANIEF, MA SIAMO ALLE SOLITE. LA VERITA’ STA NEL FATTO CHE STANNO OSTACOLANDO CON TUTTI I MEZZI LA PUBBLICAZIONE DELLA RAPPRESENTATIVITA’ CHE PORTEREBBE LA DIRIGENTISCUOLA AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE.

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In allegato il testo del documento che DIRIGENTISCUOLA presenterà in mattinata all’annunciato incontro  alla Presidenza del Consiglio – Funzione Pubblica

Che l’incontro tra l’ ARAN e le Confederazioni sindacali,  previsto per il 03/02 non promettesse niente di buono, era ampiamente prevedibile e previsto.

La presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, ha convocato le maggiori OO.SS. per il 4/02/2016, a Palazzo Vidoni per la prevista consultazione degli annunciati decreti legislativi applicativi della delega prevista dalla legge n. 124/2015, cosiddetta riforma Madia.

In allegato la convocazione e la bozza del D.L.vo di modifica del D.L.vo n. 165/2001, novellato dal D.L.vo 150/2009.

DIRIGENTISCUOLA sarà rappresentata dal Segretario Nazionale e  Segretario Generale aggiunto della CONFEDIR, Attilio Fratta .

O un po’ meno pezzenti, dopo “La buona scuola” di Matteo Renzi: come emerge dall’argomentato, e doviziosamente documentato, Dossier di TUTTOSCUOLA del 26 gennaio u.s. sullo status dei dirigenti scolastici, che alleghiamo, introdotto da un più analitico comunicato stampa rispetto alla versione di cui avevamo dato pronta notizia sul nostro sito.

Si continua a dimensionare per aumentare i carichi di lavoro ai Dirigenti scolastici, mantenendo il medesimo stipendio. Si continua a creare scuole sottodimensionate da pagare con i soldi della categoria che dovrebbero servire per corrispondere la retribuzione di posizione e di risultato.

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Il Dirigente scolastico in Italia è funzionale soltanto ad essere individuato in ogni occasione come “capro espiatorio”. Lo si costringe ad essere RUP nei lavori di ristrutturazione, ad essere datore di lavoro nei rapporti di sicurezza dei lavoratori e degli studenti della scuola, ad essere rappresentante legale sempre ed in ogni modo, al modico stipendio appena superiore a quello di un docente anziano che non ha alcuna responsabilità.

DIRIGENTISCUOLA nel prosieguo delle azioni di natura professionale e politico-sindacale e in risposta ai bisogni specifici della categoria e alle richieste dei soci, ultimamente più che mai nell’occhio del ciclone (si pensi al grido di dolore che si è levato da centinaia di DS italiani), ha organizzato, a livello regionale o interregionale, seminari informativo/formativi e di sensibilizzazione politico-sindacale, aperti a tutti i dirigenti scolastici. 

PENSIONE DI VECCHIAIA: La riforma Fornero, approvata con DL 201/2011, ha notevolmente inasprito i requisiti di accesso, fissandoli a 66 anni sia per gli uomini che per le donne, con l’obiettivo di parificare l’età pensionabile tra uomini e donne entro il 2018, anno in cui i requisiti saranno uguali per tutti.

A decorrere dall’esercizio finanziario 2012 il MIUR, entro il mese di novembre di ogni anno finanziario, provvede a ripartire tra le Regioni, in proporzione all’organico di diritto delle Regioni stesse, il fondo per il pagamento delle visite fiscali. Le Istituzioni scolastiche non sono tenute a corrispondere alcuna somma per gli accertamenti medico-legali.