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DIRIGENTISCUOLA SULLA MOBILITA’ DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

Con nota prot. n. 14599 del 24.05.16, il MIUR ha diramato ai dipendenti uffici scolastici regionali l’annuale circolare  delle operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali, riproponendo le modalità oramai consolidate per quanto attiene alle conferme, mutamenti e mobilità interregionale, in ordine alla quale  i fruitori del comma 92 della legge 107/15 sono vincolati a permanere nella regione assegnata per almeno un triennio, in deroga alla generale disposizione della permanenza nella regione di assegnazione per un periodo non inferiore a sei anni.

Per il resto tutto è come prima, inclusa l’attesa che i dirigenti scolastici diventino dirigenti veri – retribuiti e trattati come tali – e che pertanto siano assegnati  all’ufficio dirigenziale per l’esclusivo esito della loro valutazione.

Fino a quando ciò non avverrà, per DIRIGENTISCUOLA le disposizioni di legge e contrattuali regolanti la materia vanno applicate in modo rigoroso senza  dar luogo a operazioni improntate ad eccessiva, se non opaca, discrezionalità, frutto di spinte e controspinte dovute a pressioni improprie.

La loro rigorosa applicazione potrà così coniugare i diritti della persona con le esigenze di buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, e in concreto:

*    Il mutamento di incarico in vigenza di contratto deve essere accolto solo in casi eccezionali regolati da norme specifiche, da interpretare in termini di stretto diritto, in particolare quando tali norme di favore incidono il rispetto del principio di continuità, che impone al dirigente di rimanere nella sede assegnata per l’intera durata del contratto, ossia per tre anni; il tutto anche per porre limiti ai possibili abusi clientelari di reiterati mutamenti, annuali, di incarico in capo alle stesse persone.

*    Una volta ottenuto il mutamento di incarico in corso di contratto, si deve permanere nella nuova sede assegnata per almeno un triennio.

*    In costanza di contratti successivi al primo, quindi a decorrere dal quarto anno di servizio nella stessa sede, il mutamento di incarico deve essere accolto per evitare, almeno sino a quando non si riuscirà al allineare la scadenza di tutti i contratti, l’evidente danno a chi aspira ad una sede libera durante la vigenza del contratto.

*    Costituisce elemento di priorità l’impegno a permanere nella nuova sede assegnata per un sessennio.

*    Vanno rese disponibili per l’ordinaria mobilità – peraltro come da contratto – e non annualmente conferite in reggenza, le sedi di dirigenti scolastici assegnatari di altri incarichi (ad esempio, di dirigenza amministrativa o di dirigenza tecnica).

DIRIGENTISCUOLA non mancherà di vigilare a che gli incarichi conferiti obbediscano a criteri di linearità e di trasparenza.

In allegato il VADEMECUM sulla mobilità dei dirigenti scolastici

VADEMECUM SUGLI ADEMPIMENTI INERENTI L’ANNO DI PROVA E FORMAZIONE DEI DOCENTI NEO ASSUNTI

Quasi alle soglie della conclusione dell’anno scolastico ed a seguito dei forti ritardi da parte dell’amministrazione (leggasi: piattaforma e-learning, incontri in presenza, e quant’altro), moltissimi dirigenti scolastici sono alle prese con una mole notevole di adempimenti rivenienti dalla novellata normativa di cui all’art.1, commi da 115 a 120 della Legge 13 luglio 2015, n. 107 (cd. BUONA SCUOLA). Situazione acuitasi dalla presenza di numerosi docenti che hanno differito la presa di servizio e per i quali entro il 30 giugno la scuola di servizio dovrà procedere alla convocazione del comitato di valutazione per la validazione dell’anno di prova e formazione. Docenti che dal 1° luglio 2016 assumeranno servizio nella scuola di titolarità.

Stante tale oggettiva sovrapposizione di adempimenti la DIRIGENTISCUOLA ha voluto offrire ai propri soci un supporto operativo per l’espletamento dei suddetti adempimenti riguardanti l’organizzazione e la gestione delle numerose attività inerenti l’anno di prova e formazione dei docenti neo immessi in ruolo nel corrente anno scolastico nelle varie FASI 0, A, B e C.

Il VEDEMECUM, in file zippato, è composto dalle seguenti cartelle contenenti relativa modulistica da adattare alle singole situazioni:

  1. ADEMPIMENTI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (decreto costituzione comitato di valutazione, decreto di conferma in ruolo, griglia di osservazione del dirigente scolastico, nomina tutor, relazione finale del dirigente scolastico).
  2. ADEMPIMENTI DEL TUTOR (relazione tutor fase 0 e A, relazione tutor fase B e C diff. servizio, relazione tutor fase B e C, relazione tutor fase C pot. diff. servizio).
  3. CIRCOLARE adempimenti finali.
  4. PLANNING ATTIVITA’ DI FORMAZIONE.

Tutti i documenti sono stati redatti in file word per consentire l’adattamento alle singole situazioni.

Il file zippato è stato inviato via mail a tutti i soci. Chi non l’avesse ricevuto può farne richiesta a info@dirigentiscuola.org ovvero telefonando alla segreteria (0881-748615) dalle ore 8 alle ore 14 dal lunedì al venerdì.

Precisa il Segretario Generale Attilio Fratta: “Dopo anni che abbiamo messo nella disponibilità di tutta la categoria la modulistica e i documenti preparati dai nostri esperti e consulenti, abbiamo deciso di riservarli solo ai soci nella convinzione che i colleghi capiranno e condivideranno la scelta, non fosse altro perché la produzione ha un costo che ricade sulle quote associative. Come la consulenza, che vede impegnato quasi a tempo pieno lo staff dei consulenti, d’ora in avanti anche documenti e modulistica saranno riservati solo ai soci. La scelta vuole essere anche un invito ai colleghi ad associarsi alla DIRIGENTISCUOLA che è l’unica O.S. di categoria. Per cambiare bisogna essere uniti. Non mi stancherò mai di ripetere che l’Associazione più potente in Italia è l’ANM: una sola associazione che annovera tutti i magistrati! Fino a quando la categoria non si renderà conto che divisi non si andrà da nessuna parte, la situazione non cambierà. A breve l’ARAN, con un ritardo biblico, pubblicherà i dati della rappresentatività e la categoria potrà rendersi conto che, invece di diminuire, le sigle dell’area della dirigenza scolastica sono notevolmente aumentate, frastagliando enormemente ed ulteriormente la categoria. Nella precedente rilevazione le sigle dell’ex area V erano 28.  Quelle della nuova rilevazione ben 61, a fronte di 6 che saranno le rappresentative: le storiche 4 sigle del comparto, che continuano ad annoverare dirigenti scolastici che, invece, sono AREA e non COMPARTO!;  l’ex sigla che continua ad annoverare dirigenti scolastici pur avendo cambiato il proprio statuto da oltre due anni e DIRIGENTISCUOLA. Le restanti 55 sigle servono solo a disperdere oltre 800 deleghe alle quali vanno aggiunte le oltre 1.800 doppie e triple deleghe che servono solo a falsare i dati della rappresentatività…altro assurdo ed incredibile fenomeno che appartiene solo ai dirigenti scolastici!

 Fino a quando la categoria non si interesserà di questi problemi e non prenderà coscienza che in questo modo la situazione potrà solo peggiorare, le cose non cambieranno. Lancio, ancora una volta, un caloroso appello ai colleghi invitandoli ad associarsi a DIRIGENTISCUOLA che è l’unica associazione di dirigenti scolastici, ma anche l’unica associazione DEI SOCI! Bastano cinque minuti per diventare soci. Basta scaricare i modelli di delega e revoca e inviarli, unitamente alla fotocopia di un documento di riconoscimento a dirigentiscuola@libero.it

 

RICORSI – ALTRA SENTENZA STORICA

Che la RIA spetti anche  ai dirigenti scolastici assunti dopo il 2001, al pari dei loro colleghi e di tutti i dirigenti della P.A. lo stabilisca, ancora una volta,  il Giudice Maria Rosaria Carlà di Siracusa che riconosce, per la prima volta,  anche il riconoscimento  della differenza della retribuzione di posizione e di risultato.

ASSEMBLEA REGIONE VENETO

Pubblichiamo la locandina dell’assemblea organizzata dalla struttura regionale Veneto che si terrà a Padova il 13 p.v.

BONUS PREMIALE: FUOCO INCROCIATO SUI DIRIGENTI SCOLASTICI

L’ultima Circolare ministeriale sul “Bonus premiale” invita al coinvolgimento della Comunità scolastica. Affermazione che la Pentiade sindacale interpreta come invito a contrattare. I Dirigenti scolastici si trovano, così, a difendersi dalle sibilline affermazioni dell’Amministrazione e nel contempo dalle minacce della Pentiade di denucia di abuso d’ufficio per violazione della Legge 107/15 che, da un lato rafforza l’obbligo del Dirigente a rispettare l’art. 17 del D.lgs 165/01 e dall’altro non rispetta se stessa non dando un becco di un quattrino ai Dirigenti, al contrario di quanto recita.

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