Si narra, nel Vangelo secondo Matteo, che un uomo parte per un viaggio e affida i suoi beni ai suoi servi. A un servo affida cinque talenti, a un secondo due talenti e a un terzo un talento. I primi due, sfruttando la somma ricevuta, riescono a raddoppiarne l’importo; il terzo, invece, va a nascondere il talento ricevuto, sotterrandolo.

Acquisiti i previsti pareri imminente  il D.L.vo sul licenziamento disciplinare.

In allegato un esempio di delibera del Comitato di Valutazione sui criteri per l’attribuzione del Bonus premiale.

Tuttoscuola intervista il Segretario Generale della DIRIGENTISCUOLA, Attilio Fratta, ponendo domande sul ruolo e la funzione del Dirigente Scolastico: http://www.tuttoscuola.com/?38413

In allegato l’intervista.

Come annunciato nel comunicato di condanna della nota inerente le ferie coatte dei dirigenti della Lombardia, DIRIGENTISCUOLA ha invitato, con la nota allegata, il D.G. a ritirare l’illegittima nota con la quale istituiva, per la sola Lombardia, violando la norma, le ferie coatte. 

La nota 760 del 7 aprile 2016 dell’USR Lombardia (in allegato) che obbliga i Dirigenti scolastici a chiedere le ferie nei giorni di chiusura della scuola, deliberata dal Consiglio d’Istituto, é palesemente illegittima, come si evince dall’allegata nota.  DIRIGENTISCUOLA  chiederà al D.G. della Lombardia l’immediato ritiro della stessa. Nelle more invita i colleghi della Lombardia a non comunicare …ferie COATTE! 

Il Consiglio Nazionale della DIRIGENTISCUOLA  ha approvato il documento allegato con il quale chiede alle autorità della Repubblica di intervenire per eliminare l’obbligo di accettazione della nomina a presidente di commissione degli esami a cattedra, prevedere adeguati compensi e denunciare la discriminazione economica tra dirigenti presidenti di commissione degli esami di Stato.

“E’ noto che il mondo della scuola è pieno di anomalie, ingiustizie, illeggittimità ecc… che rasentano l’assurdo e che indignano e offendono la categoria. Quelli denunciati nel documento approvato dal Consiglio Nazionasle il 17 u.s. ne sono la prova. Quello che  stupisce è la meraviglia della categoria che non riesce a spiegarsi il perchè le OO.SS. sono silenti o fanno finta di indignarsi. Il motivo è semplice: sono loro i responsabili!. Può protestare chi ha causato il danno? Certamente avrebbe prevenirlo o ripararlo, anche senza protestare: bastava modificare se non eliminare l’art. 26 del primo CCNL della Dirigenza scolastica.  Le OO.SS. che firmano un articolo che prevede l’obbligo di accettare incarichi aggiuntivi anche senza alcuna retribuzione e che allorquando si rendono conto di aver sottoscritto una norma che danneggia la categoria, non corrono ai ripari, come possono definirsi? Colpevoli, complici, traditori del mandato conferito dai soci? Di norma non si fanno simili concessioni a titolo gratuito e sarebbe ora che la categoria le individuasse e agisse di conseguenza.

Mercoledì 13 corrente, finalmente dopo il braccio di ferro e la firma dell’ipotesi di accordo del CCNQ relativo all’accorpamento delle AREE e dei COMPARTI, sono stati anche firmati i verbali di accertamento delle deleghe per la rappresentativita. Di conseguenza, con un anno di ritardo, al massimo entro un mese, saranno pubblicati i dati della rappresentatività. E inizierà una nuova era perchè DIRIGENTISCUOLA, diventata rappresentativa grazie alle centinaia di colleghi che le hanno dato fiducia diventando soci, tutelarà la categoria. Lotterà per  eliminare gli assurdi istituti contrattuali, per dare dignità e adeguato trattamento economico alla categoria.”

Azzeramento di tutti i benefici economici prefigurati dalla L. 107/15 per remunerare i maggiori carichi di lavoro dei Dirigenti scolastici.

Il Dirigente scolastico per il carico di lavoro di Presidente di Commissione del concorso ordinario per docenti viene remunerato 60 centesimi lordi di euro all’ora.

     Ci sono voluti ben 7 anni e un estenuante braccio di ferro, se non un vero e proprio ricatto da parte dell’ARAN, su mandato del Governo, per costringere alla firma dell’ipotesi di accordo sull’accorpamento delle aree e dei comparti, rispettivamente da 8 a 4 e da 11 a 4.