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Previdenza d’oro: chiesta alla Camera commissione d’inchiesta sulle pensioni maggiorate dei sindacalisti

Previdenza d’oro: chiesta alla Camera commissione d’inchiesta sulle pensioni maggiorate dei sindacalisti

Dopo aver trattato più volte l’argomento, apprendiamo con piacere la richiesta alla Camera di una commissione d’inchiesta sulle pensioni d’oro maggiorate dei sindacalisti.

 

Ne dà notizia “Il fatto quotidiano”:    http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/16/previdenza-doro-chiesta-alla-camera-commissione-dinchiesta-sulle-pensioni-maggiorate-dei-sindacalisti/2469118/

Dal 1996, anno di approvazione della legge 564, i dirigenti sindacali che hanno usufruito delle pensioni d’oro sono stati 17.319: un numero esercito! Verrebbe da chiedersi, ma se la pensione d’oro è prevista da una legge, qual è il problema? Qual è il reato, la frode? Perché si grida allo scandalo? Perché molti sindacalisti sono sotto inchiesta? Hanno subito sequestri e perquisizioni? Ecc…? Due sono i casi e entrambi censurabili, uno moralmente e uno legalmente: 1)- Nel primo caso, quello del sindacalista nominato dirigente sindacale, seppure per fiction e solo per fargli avere la pensione d’oro, e per il quale stipendio e contributi sono stati regolarmente versati, quindi “tutto regolare” e nel rispetto della legge, la CENSURA è morale e etica: sono starti usati i soldi derivanti dalle quote degli iscritti al sindacato non per tutelare e assicurare servizi ai soci, bensì per assicurare pensioni d’oro agli unti dal Signore di turno. 2)- Nel secondo caso, quello del sindacalista nominato dirigente, seppure per fiction e solo per fargli avere la pensione d’oro, con il sistema che abbiamo definito partita di giro-fondi neri (il sindacato non ha i soldi, l’unto dal Signore versa i soldi al sindacato – magari facendo anche un mutuo; il sindacato apre la partita con l’INPS e versa i contributi versati dal sedicente sindacalista; il sindacalista percepisce la pensione d’oro pagata dagli Italiani), la CENSURA è anche penale (falso, truffa, ecc…)

All’On. Labriola, richiedente la commissione d’inchiesta – commenta il Segretario Nazionale DIRIGENTISCUOLA, Attilio Fratta – e che vuole la lista dei sindacati, posso suggerire che deve semplicemente richiederla all’ARAN. Contrariamente posso inviargliela anche io essendo stata di recente consegnata ai componenti del Comitato Paritetico. Scoprirà che le sigle sindacali sono centinaia e centinaia: un intero volume! Una vera giungla. Solo nel comparto scuola più di cento e ben 38 nell’AREA V della dirigenza scolastica. Perché tante sigle anche con tre o quattro soci? Vuoi vedere che c’entrano anche qui le pensioni d’oro? Il gioco è molto semplice: si costituisce un’associazione sindacale e si utilizza le legge Treu, con il sistema della partita di giro e dei fondi neri e il gioco è fatto. Pensione d’oro garantita! Oltre che truffare lo Stato e gli Italiani, si danneggiano anche le categorie di lavoratori. Nell’AREA V della dirigenza scolastica viene disperso circa il 30% della rappresentatività con le immaginabili conseguenze anche sui contratti e sulle retribuzioni da vergogna. Perché nessuno ha mai denunciato queste nefandezze? Ci voleva DIRIGENTISCUOLA? Eppure tutti i sindacalisti le conoscevano molto bene! Spero che i dirigenti scolastici, come gli altri lavoratori, finalmente si rendano conto del perché, da quanto è nata DIRIGENTISCUOLA, parliamo di dirigenti pezzenti, di emergenza retributiva e ci sforziamo di far aprire gli occhi alla categoria. Voglio augurarmi che tutti gli iscritti ai vari sindacati verifichino quanti dei loro sindacalisti percepiscono, tra gli altri benefit, anche la pensione d’oro a loro spesa e a loro danno e che si indignino bloccando i fuggitivi prima di Dongo o, quanto meno, revocando loro la delega in bianco, ponendo fine ad un sistema tollerato per troppi anni. Sapere che in Italia ci sono sindacalisti e politici che percepiscono oltre mille euro al giorno di pensione e che un dirigente scolastico debba percepire poco più di duemila al mese, lavorando anche 14 ore al giorno, per non parlare delle famiglie che devono sopravvivere con cinquecento euro al mese, come può non indignare? Che dire poi, dei tanti dirigenti sindacali che, oltre a percepire lo stipendio derivante dal proprio lavoro, che non svolgono perché in esonero sindacale, percepiscono anche lo stipendio dal sindacato (oltre a rimborsi a piè di lista, appartamenti, cellulari, macchine gratis…), stipendio con il quale si garantiscono poi la pensione d’oro sempre a spese degli italiani? E, infine, perché, invece, di denunciare queste nefandezze, i dirigenti della DIRIGENTISCUOLA, non usufruiscono anche loro della legge Treu?”

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