Si è appena concluso presso il MIM, alla presenza dei Dirigenti ministeriali Iunti e Manca e dei Capidipartimento, intervenuti a seduta iniziata, il secondo incontro negoziale dedicato alla prosecuzione della contrattazione FUN 2024-2025.
Nel primo incontro avevamo ascoltato le proposte dell’amministrazione nel merito della retribuzione di parte variabile legata alla complessità delle scuole.
Oggi si è entrati nel vivo della discussione formulando le nostre precise richieste per quanto attiene la retribuzione di posizione, compresi i criteri per l’attribuzione della quota di differenziazione e di maggiorazione prevista all’interno della retribuzione di risultato.
A fronte dell’idea dell’amministrazione di aumentare la retribuzione di parte variabile di euro 500 per ogni fascia di complessità, DIRIGENTISCUOLA ha avanzato la proposta di utilizzare le risorse finanziarie disponibili per restringere la forbice retributiva tra le fasce, aumentando di euro 500 la fascia B, di euro 1000 la fascia C, lasciando inalterata rispetto all’anno precedente la fascia A.
Si è messo in evidenza come la differenza tra le fasce stipendiali stia diventando ampia a fronte di impegni e di adempimenti che accomunano tutti. Tra l’altro con l’applicazione dei nuovi criteri, per nulla condivisi, molti dirigenti si sono visti un declassamento di fascia anche per un solo punto, pur continuando a gestire realtà assai complesse e istituzioni scolastiche collocate in area a rischio.
Secondo DIRIGENTISCUOLA le cifre della posizione di parte variabile per il 2024-2025 dovrebbero essere al momento le seguenti :
Fascia A € 21.600,00 ( 21.600 a.s. 23-24)
Fascia B € 18.100,00 (17. 600 a.s. 2023-24)
Fascia C € 14.600,00 ( 13.600 a.s. 2023-24)
Tale proposta ci sembra equa anche alla luce di due aspetti di non marginale importanza:
- La necessità di rivedere al più presto i criteri per la determinazione delle fasce di complessità, per cui è stata reiterata la richiesta di apertura in tempi brevi del tavolo di confronto. I suddetti criteri, infatti, hanno trovato applicazione senza la condivisione della quasi totalità delle OO.SS. fatta eccezione per una sola sigla che pure vanta di rappresentare la categoria;
- L’indisponibilità di altre risorse finanziarie certe da impegnare per l’incremento della parte variabile. La disponibilità derivante, infatti, dal dimensionamento massiccio delle scuole, in atto non costituisce risorsa stabile per il futuro e quindi, prudenzialmente, l’Amministrazione ritiene di non doverla usare per implementare la parte di retribuzione variabile in modo da scongiurare il rischio per l’anno successivo di un decremento della retribuzione della parte variabile. DIRIGENTISCUOLA, pur apprezzando l’atteggiamento di prudenza, ha chiesto tuttavia che si intervenga sul piano politico per la stabilizzazione immediata delle risorse derivanti dal dimensionamento, ma anche per il necessario aumento delle risorse a favore della perequazione.
Rispetto poi ai criteri proposti dall’Amministrazione per definire la precedenza nell’attribuzione della quota di maggiorazione prevista all’interno della retribuzione di risultato, DIRIGENTISCUOLA ha ribadito l’assoluta contrarietà ad agganciarla alla fascia di complessità dell’istituzione scolastica, essendo il sistema di valutazione centrato sulla performance dirigenziale individuale ed organizzativa.
Per tale motivo abbiamo proposto che, in prima istanza, a parità di valutazione più elevata, si applichi quale titolo di preferenza, il maggior punteggio attribuito in ordine alla componente “valutazione dei risultati in base al conseguimento degli obiettivi”, che prevede max 80 punti derivanti dalla somma dei punteggi associati ad ogni indicatore. In tal modo si vuole dare rilievo all’azione del Dirigente rilevata sulla base di dati oggettivi. Ad ulteriore parità, in seconda istanza, si è proposto di applicare quale titolo di preferenza, “il maggior punteggio attribuito in ordine alla componente “comportamenti professionali e organizzativi” che prevede max 20 attribuibili dal Direttore dell’USR.
Infine, abbiamo espresso condivisione per quanto concerne la differenziazione minima ( 10%) della retribuzione di risultato prevista per le tre fasce proposte ( ottima-buona-sufficiente).
La riunione, dal carattere interlocutorio, è aggiornata a data da destinarsi dopo la definizione del sistema di valutazione da cui dipenderanno molti aspetti della contrattazione per l’anno 2024-25.