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Prosegue il confronto sui criteri di determinazione delle fasce di complessità

Prosegue il confronto sui criteri di determinazione delle fasce di complessità

Si è appena concluso il 2° incontro al tavolo di confronto tra la direzione generale del Personale e le OO.SS. rappresentative nell’Area Istruzione e Ricerca avente all’odg la “ Disamina fasce di complessità istituzioni scolastiche”.

L’incontro odierno è stato una sorta di “repetita” del precedente svoltosi il 26/10/2021. Ciascuna organizzazione Sindacale ha ripreso quanto già detto nell’incontro precedente. Da parte di una sigla in particolare c’è stata la richiesta forte di lasciare uno spazio alle regioni nella determinazione delle fasce. La proposta non ha trovato consensi da parte di nessun’altra sigla né da parte dell’Amministrazione, pur riconoscendo tutti la difficoltà di ricomprendere tutte le specificità in un quadro nazionale.

Anche Dirigentiscuola ha ribadito quanto già proposto nel primo incontro specificando che ci si sarebbe aspettati una proposta rimodulata sulla base delle osservazioni che erano state sollevate la prima volta. Il dott. Serra di rimando ha risposto che era l’Amministrazione che si aspettava delle proposte. All’affermazione di Dirigentiscuola di aver già provveduto il dott. Serra ha ammesso di non aver visto la proposta e ne ha chiesto il reinvio. Il tavolo all’unanimità ha sottolineato ancora una volta la necessità di una proiezione sulle scuole derivante dall’applicazione dei nuovi criteri, prima di renderli effettivi.

Contestato pure il sistema dell’inquadramento in fasce sulla base di un range di punteggio. Tutti hanno ribadito che il metodo migliore era quello delle percentuali da inserire nelle fasce senza vincoli di punteggio.

I lavori si sono conclusi con la definizione del prossimo incontro previsto per il 16/11 alle ore 11,30. Il suddetto incontro, ha tenuto a precisare il dott. Serra, deve essere quello conclusivo per evitare di dilatare troppo i tempi. Ma di quali tempi parliamo? Si tratta di criteri che dovrebbero essere applicati per l’anno 2019/20. Da qui la difficoltà: i dirigenti stanno percependo in base all’ultrattività e al tavolo è stato detto chiaramente che nessuno deve restituire.

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