Basta occupazioni a “orologeria”. A nome di chi protestano gli studenti?
Che la scuola rappresenti a suo modo -per dirla con Leibniz- il “migliore dei mondi possibili”, in cui male che vada te la cavi con un 5 sul registro (presto recuperabile, beninteso), una nota disciplinare o, sempre più di rado, una breve e indolore sospensione (con obbligo di frequenza, sia chiaro) può anche starci bene. In fondo è palestra di vita, e l’allenamento non sarà mai severo come la gara…( continua)
https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/12/03/news/a_nome_di_chi_protestano_gli
_studenti_chi_rompe_deve_pagare-17886610/