Si è concluso l’incontro di coordinamento del tavolo prefettizio convocato dal prefetto dr. Palomba con la partecipazione del D.G. dr. F. Manca e dell’ing. Paonessa dell’Agenzia Mobilità. Il prefetto ha comunicato che i piani provinciali erano stati strutturati, come previsto dal DPCM del 3 dicembre, per garantire una presenza degli studenti al 75% con un primo “turno” alle ore 8.00 che vedeva l’ingresso del 50% e un secondo turno alle ore 10.00 che vedeva l’ingresso del restante 25%. A seguito delle nuove disposizioni che prevedono la presenza solo al 50% i piani dei trasporti sono stati rivisti e fino al 14 gennaio ci sarà un turno unico del 50% degli studenti con ingresso alle ore 8.00. E’ stato mantenuto un rafforzamento del servizio trasporti sia come bus sia come treni anche se ovviamente non nella misura prevista per il rientro al 75%. I resoconti dei servizi aggiuntivi faranno parte del consuntivo che sarà trasmesso ai fini dell’accreditamento dei finanziamenti statali. Nella giornata di ieri si è tenuta una conferenza Stato Regioni che si è protratta fino a mezzanotte durante la quale diverse regioni, in primis Veneto, Friuli e Campania, hanno manifestato la volontà di uno slittamento della data di riapertura per le scuole del secondo ciclo a causa di problemi non ancora risolti non solo relativi ai trasporti. In serata è previsto un Consiglio dei Ministri dove potrebbero esserci nuove misure per la riapertura delle attività economiche definendo in maniera più chiara il quadro generale della situazione; domani mattina si terrà la conferenza convocata dal Presidente Cirio con la partecipazione del Direttore Generale, di tutti i prefetti, i presidenti delle province, i sindaci delle città che ospitano scuole del secondo ciclo. Il prefetto e il DG si faranno portavoce delle istanze rappresentate al tavolo dalle OO.SS. che verranno tempestivamente informate circa l’esito della riunione che potrebbe prevedere uno slittamento dell’inizio delle lezioni per le scuole sec.superiori del Piemonte. La sicurezza non si ferma ai trasporti ma richiede un piano ampio e articolato di interventi per una riapertura che garantisca sia gli studenti che il personale scolastico senza ulteriori battute d’arresto; di questo piano fa parte il progetto della regione Piemonte “Scuola Sicura” che prevede tamponi mensili a titolo gratuito e volontario per tutto il personale delle scuole di ogni ordine e grado e per gli studenti della seconda e terza classe della scuola secondaria di primo grado. La protezione civile ha dato la propria disponibilità a controllare che non si creino assembramenti alle fermate dietro richiesta delle regioni e nella legge di bilancio è previsto uno stanziamento per gli ausiliari del traffico, si attende solo la copertura finanziaria. L’ing. Paonessa, riguardo al potenziamento dei mezzi organizzato a partire dal 7/01/21 precisa, a titolo di esempio, che nella sola città di Torino sono previsti 50 bus in più al giorno tra GTT e noleggi con una spesa giornaliera di circa 170.000 euro. Le aziende stanno pubblicando sui siti orari e corse e in alcune realtà cominciano a organizzarsi per consentire prenotazioni on line. Nelle province più piccole quando sarà possibile arrivare al 75% degli studenti in presenza si potrà mantenere un unico turno con ingresso alle ore 8.00 in virtù di una convergenza tra i mezzi disponibili e un numero limitato di studenti. Per evitare assembramenti alle fermate e davanti alle scuole sono state intraprese le seguenti misure:
- aumento del numero delle fermate;
- fermate provvisorie nei pressi delle scuole;
- bus extraurbani che arrivano direttamente presso le scuole evitando il passaggio degli studenti da bus extraurbani a bus urbani.
Per il rispetto della capienza al 50% dei mezzi l’ing. Paonessa raccomanda un’ampia informazione agli studenti circa la pluralità di mezzi e corse in quanto le norme attuali non prevedono la presenza di personale a bordo oltre l’autista. Nei bus extraurbani non si possono occupare posti in piedi e l’autista può verificare se la capienza è corretta ma non ha l’autorità per vietare la salita a bordo di utenti in numero superiore a quello consentito, nei mezzi urbani, invece, è consentito occupare un certo numero di posti in piedi.
DIRIGENTISCUOLA, dopo aver preso atto delle informazioni fornite con precisione e dovizia di particolari e aver espresso nuovamente grande apprezzamento per il progetto “Scuola sicura” che pone il Piemonte all’avanguardia nella prevenzione dei contagi, comunica che permane lo stato di agitazione come preannunciato dal documento precedentemente inviato alle massime autorità. Permangono tutt’ora irrisolti svariati problemi legati alla riapertura, in particolare rispetto alla quota del 75% solo rinviata ma non annullata. Dispiace leggere sulla stampa di ipotetici recuperi di giorni di scuola, notizia che mortifica il lavoro dei dirigenti che lavorano senza mai fermarsi, dei docenti impegnati nella DDI e in numerosi corsi di formazione per garantire la migliore istruzione possibile e del personale Ata. Vogliamo che i nostri ragazzi possano tornare in presenza a scuola ma deve essere una scuola sicura e di qualità in grado di fornire le competenze necessarie per potersi affacciarsi alla vita da protagonisti non una semplice accoglienza. DIRIGENTISCUOLA, anche se a malincuore, chiede un rinvio dell’inizio delle lezioni in presenza per le scuole del secondo ciclo visti i problemi più volte rappresentati e i numeri dei contagi. Si ribadisce la necessità di avere dati aggiornati sui contagi e sui piani trasporti e si sollecita la fornitura ai docenti della scuola dell’infanzia e ai docenti di sostegno di mascherine FFP2 per una maggiore protezione dei docenti, garanzia di sicurezza e continuità nell’insegnamento, le scuole forniscono le mascherine chirurgiche messe a disposizione dalla struttura commissariale non avendo ulteriori fondi per provvedere in proprio. Si fa presente che alcune strutture scolastiche non consentono la presenza del 75% degli studenti a causa di locali troppo angusti, questione già presentata ma non ancora risolta e si chiede se il progetto di “bolla bus” extraurbani, con la presenza di un gruppo stabile di studenti è stato realizzato o abbandonato. L’ing.Paonessa conferma che il progetto è ancora in fase di definizione ma solo in alcuni casi sarà possibile concretizzarlo vista la sua complessità.