Dove eravamo rimasti?
A giugno. In occasione della tanto discussa questione sulle fasce di complessità, l’amministrazione annuncia l’imminente apertura del tavolo negoziale per il CIN – FUN 2024-2025.
Da allora il silenzio sulla questione che tanto interessa i Dirigenti scolastici e da cui dipende la quantificazione della retribuzione di parte variabile alla luce della nuova pesatura delle istituzioni scolastiche. Non solo. Ci siamo forse dimenticati della retribuzione di risultato per l’anno scolastico appena concluso e dei criteri per la corresponsione degli incarichi aggiuntivi di reggenza per l’anno appena iniziato?
Noi certamente no, anche se ammettiamo che nel continuo “sbilanciamento” dei tempi dell’amministrazione, mai allineati con le certezze di cui la categoria necessita, almeno per quel che riguarda la retribuzione, è facile che qualcosa sfugga al vertice.
Ed è per questo che oggi abbiamo sollecitato con una missiva (vedi in calce) l’apertura del TAVOLO NEGOZIALE.
Un bel po’ di materie oggetto di Contrattazione attendono di essere discusse e definite.
Abbiamo, in aggiunta, richiesto l’informazione e il confronto sulle nuove materie contenute nel CCNL 2019-2021, sottoscritto in via definitiva il 7 agosto 2024, qualora anche questo aspetto sia stato dimenticato.
LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PREVISTO SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE E LE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL LAVORO AGILE PER I DIRIGENTI SCOLASTICI sono gli argomenti circoscritti nella nostra missiva, con la speranza che sia l’amministrazione a ricordare, senza aiuti, i tanti altri nuovi istituti contrattuali introdotti dal Contratto attualmente vigente.
Non ci pare, d’altro canto, che altre sigle sindacali che, pur rappresentano la parte datoriale al tavolo negoziale, abbiano interesse a definire certe questioni, come pure ci sembra che nessun’altra disdetta al CCNL 2019-2021 abbia fatto seguito alla nostra iniziativa. Che anche stavolta ci sia la volontà, unitaria e compatta, di prorogare il contratto della dirigenza per altri sei anni?!
Eppure, per il Contratto Istruzione e ricerca ( leggasi docenti e Ata), già un mese dopo la sottoscrizione ( gennaio 2024), forte fu la richiesta di avvio delle trattative per il nuovo triennio 22-25.
Quello odierno è il secondo incontro richiesto nel giro di pochi giorni. Il primo in data 22 agosto su questioni diverse ma non meno importanti.
“Attendiamo fiduciosi un riscontro sia nell’uno che nell’altro caso, nell’interesse dei diritti della categoria non disgiunti dalla tenuta del sistema nazionale d’istruzione e dalla sua qualità”, conclude Attilio Fratta .