DIRIGENTISCUOLA ritorna sul tema del PNRR SCUOLA e sollecita in una lettera inviata oggi al Ministero dell’Istruzione e del Merito un intervento urgente per rivedere le scadenze e alleggerire il carico di lavoro delle scuole, che rischia di compromettere gli sforzi per il PNRR.
Si chiede, da parecchi mesi, di poter portare la voce delle scuole al prossimo tavolo tecnico sul PNRR, la cui ultima convocazione risale addirittura al mese di aprile 2024 e risulta inaccettabile il silenzio dell’Amministrazione rispetto alle nuove criticità emerse, che associate a quelle più volte segnalate e mai risolte, rendono molto difficile il lavoro nelle scuole spingendo la dirigenza scolastica sull’orlo del burnout.
I Dirigenti scolastici alla data del 30 novembre e 30 dicembre 2024 dovranno occuparsi dei seguenti adempimenti:
- PNRR LABS e CLASSROOMS: scadenza del 30/11/2024 per il completamento del collaudo (già prorogata da settembre).
- PNRR DIVARI-DISPERSIONE (D.M. 19/2024): inizio delle attività il 30/11/2024.
- PROGRAMMA ANNUALE: scadenza per la predisposizione il 30/11/2024.
- FIRMA dei contratti e inserimento in piattaforma per il PNRR-DM.65: NUOVE COMPETENZE – NUOVI LINGUAGGI.
- FIRMA dei contratti e inserimento in piattaforma per il PNRR-DM.66:TRANSIZIONE DIGITALE PERSONALE SCOLASTICO.
- CHIUSURA del progetto PNRR LABS e CLASSROOMS.
- CHIUSURA del progetto Animatori digitali 2022-2024.
- APPROVAZIONE del PROGRAMMA ANNUALE.
A tutto questo vanno aggiunti gli ordinari adempimenti, legati alla qualità dell’offerta formativa ed al raggiungimento dei traguardi collegati al RAV ed al PTOF; quest’ultimo, peraltro, giunge a scadenza triennale e, pertanto, in tempi brevi, è richiesta l’elaborazione del nuovo PTOF triennale a cui sottendono il rapporto di autovalutazione e la Rendicontazione sociale.
Fatto nuovo, estremamente rilevante, che rende impossibile il rispetto delle scadenze prossime, si aggiungono le difficoltà dei 519 dirigenti scolastici neo immessi e quelle dei dirigenti delle scuole neo-dimensionate che, nel giro di pochi giorni, dovranno prendere in carico progetti forse già avviati, nel tentativo di affrontare, tra mille incertezze e difficoltà, una gestione per nulla semplice.
A proposito delle scuole dimensionate, inoltre, come indicato nel paragrafo introduttivo della “Guida operativa per la presa in carico dei progetti PNRR a seguito del dimensionamento scolastico a.s. 2024-2025”, redatta e diffusa dall’Unità di Missione del MIM ,il DS della scuola cessante e i due DS delle scuole accorpanti, entro il 31.08.2024, hanno provveduto a redigere un verbale di passaggio di consegne ed a disciplinare il passaggio dei progetti PNRR della scuola cessata al/ai nuovo/ i istituti accorpanti, ma questa procedura sulla piattaforma, non è mai stata implementata e resa disponibile ai DS delle scuole accorpanti!
Ricordiamo, ancora, che rimane irrisolta anche la questione più volta posta del riconoscimento al 100% della somma destinata al DS.
Abbiamo più volte messo in evidenza le criticità strutturali che impattano negativamente sul successo del PNRR, spesso vanificandone i risultati, senza che l’Amministrazione, ad oggi, sia intervenuta efficacemente. Non serve costituire carrozzoni ad apparente supporto generale delle scuole, occorre personale formato adeguatamente NELLE SCUOLE, persone capaci di operare realmente. Non ci servono le indicazioni molto spesso contrastanti dell’help desk, vogliamo regole del gioco certe che non cambino mentre “si gioca “ mettendo i dirigenti scolastici in seria difficoltà, vogliamo i finanziamenti certi erogati alle scuole per onorare gli impegni assunti senza rischiare le diffide dei fornitori e senza essere costretti ad anticipazioni di cassa e soprattutto vogliamo tempi di lavoro SOSTENIBILI!
“Nelle more di una risoluzione strutturale, chiediamo un’ulteriore proroga sulle scadenze previste per il 30 novembre 2024, in particolare per quanto attiene alle misure di cui al D.M. 65 e D.M. 66″
“Qualora l’ Amministrazione lo avesse dimenticato, le scuole hanno una finalità istituzionale ed adempimenti connessi che non possono trascurare per concentrare le energie solo sul PNRR come se, al pari degli Uffici del MIM, avessero dirigenti ed uffici espressamente dedicati! È il momento di unire le forze per chiedere che le misure previste dal PNRR siano riformulate in modo da rispondere realmente alle necessità del mondo scolastico, senza compromettere la qualità dell’educazione e senza far ricadere sui lavoratori il peso di inefficienze e scelte centralistiche. Solo con un’azione collettiva e coordinata potremo ottenere una risposta adeguata da parte delle istituzioni. È dunque fondamentale che tutte le forze sindacali, che da sempre si battono per i diritti e il benessere di chi lavora nella scuola, uniscano le loro voci e le loro forze per chiedere un intervento deciso da parte del governo e delle istituzioni. Le criticità evidenziate non sono solo di natura gestionale, ma riguardano la stessa visione di riforma: se il PNRR non è in grado di rispondere alle esigenze reali delle scuole e del personale, rischia di diventare un ennesimo strumento di inefficienza e frustrazione” – dichiara il Presidente Fratta.