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Convinta che la grave situazione della dirigenza scolastica, e sotto il profilo economico che normativo, sia dipeso soprattutto dal disinteresse o dalla scarsa conoscenza dei meccanismi che regolano la materia, oltre che dalla delega in bianco rilasciata a chi avrebbe dovuto tutelare la categoria, DIRIGENTISCUOLA ha coniato il motto TROVA UN’ORA AL GIORNO PER TE.

Un invito alla categoria a trovare il tempo per interessarsi dei propri problemi, chiedersi il perché solo i dirigenti scolastici sono penalizzati sotto ogni profilo, individuare colpe e responsabili e studiare strategie per recuperare la propria dignità.

DIRIGENTISCUOLA che ha già resa pubblica l’unica possibile ed efficiente strategia. Tutte le altre sono fiction o messe in scena all’occorrenza per calmare gli animi, ma non hanno mai prodotto effetti.

Con l’atto di indirizzo del 6 luglio l’ARAN avrebbe potuto iniziare la trattative per i rinnovo dei CC.CC.NN LL. sia per i COMPARTI che per le AREE.

Contestualmente, quindi, logicamente e parallelamente l’ARAN avrebbe dovuto convocare i due tavoli. Così non è stato. Ci sono voluti due incontri (…e altri due mesi persi!) per tentare, invano, di convincere chi rema contro e dare inizio alle trattative sia per i COMPARTI che per le AREE.  Nell’incontro del 28 agosto, come previsto, nonostante esplicita e insistente richiesta ribadita con nota scritta il giorno successivo, la situazione, almeno per ora,  non è cambiata.

Si procederà, quindi, con l’avvio delle trattative per il rinnovo dei CC.CC.NN.LL. dei comparti.

Facile prevedere che del rinnovo dei contratti di AREA, e quindi anche di quello dei dirigenti scolastici, se ne riparlerà, forse, nel 2018 e, comunque, con la prossima legislatura.

Di certo deve passare il 31/12/2017 in modo da portare a casa la prossima rappresentatività, valevole per il triennio 2019-2021 e stare tranquilli per i prossimi 4 anni!

Superato lo scoglio della rilevazione dei dati per la rappresentatività la categoria avrà poi tutto il tempo, come già successo per le precedenti tornate, per metabolizzare il mancato allineamento retributivo e l’eliminazione delle responsabilità connesse alle numerose molestie burocratiche, atteso che, come comunicato e ribadito più volte, le OO.SS. del comparto che detengono anche la maggioranza nell’AREA, grazie alla stessa categoria, hanno già rinunciato alla perequazione in cambio della signoria del contratto convinte che, come per il passato, la categoria non alzerà alcuna barricata.

Cosa fa la categoria? Continua a stare alla finestra a guardare in attesa dell’ennesimo rinvio con tanto di nota a verbale, o costringe le OO.SS. a essere coerenti e a tutelarla?

Per risolvere il problema il Governo deve stanziare nella legge di stabilità, da approvare entro dicembre p.v., la somma necessaria per l’allineamento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle degli altri dirigenti di pari fascia. La somma, come dimostrato, è relativamente irrisoria. Bisogna convincere o costringere il Governo a reperire le risorse …come ha fatto e continua a fare per situazioni meno importanti ed emergenti! Lo può fare solo la categoria e solo in questo momento atteso che l’approvazione della legge di stabilità coincide con la rilevazione dei dati per la rappresentatività.

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